Una 22enne milanese è tra i 18 beneficiari a cui il tirocinio previsto nell’ambito della terza fase del Fondo diocesano ha offerto una possibilità di reinserimento lavorativo

di Francesco CHIAVARINI

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Francesca, 22 anni, milanese, un diploma in grafica, non è mai riuscita a trovare il lavoro per il quale aveva studiato. Ma siccome in famiglia non se la passano bene – il papà è disoccupato e bisogna tirare avanti con il solo stipendio della mamma – si era adattata a fare di tutto: dal volantinaggio alle pulizie in casa. Ma a un certo punto anche quei lavoretti erano venuti meno. Poteva essere una maledizione. Invece, proprio quel momentaneo periodo di crisi si è rivelato un’opportunità. A quel punto della sua vita Francesca si è convinta a chiedere aiuto e a rimettersi in gioco. Grazie al Fondo ha iniziato un tirocinio in una piccola azienda di grafica pubblicitaria a Monza. Il titolare è rimasto molto impressionato dalla sua capacità e tenacia e le ha già detto che è pronto a metterla a contratto, se il prossimo mese arriverà la commessa che sta aspettando.

Francesca è uno dei 18 beneficiari del Fondo Diamo Lavoro che hanno già potuto iniziare il tirocinio. Gli altri, grazie alle borse-lavoro finanziate dalle donazioni dei fedeli e dei cittadini, stanno seguendo percorsi di formazione come segretarie, odontotecnici, cuochi, camerieri.

Nata dall’esperienza delle edizioni precedenti del Fondo Famiglia Lavoro, la nuova fase è stata ribattezzata «Diamo Lavoro» per evocare anche nel nome una delle opere di misericordia suggerite ai fedeli come eredità dell’Anno Santo straordinario. Superando l’approccio emergenziale delle due fasi precedenti, il Fondo Diamo Lavoro concentra tutte le risorse e gli sforzi per favorire la ricollocazione nel mercato del lavoro attraverso lo strumento del tirocinio, cercando un’alleanza con le imprese.

Destinatari del Fondo sono le persone residenti sul territorio della Diocesi ambrosiana, con almeno un figlio a carico e disoccupate da non prima del mese di luglio 2015, oppure che, alla stessa data, abbiano cessato di beneficiare delle provvidenze pubbliche previste a favore di chi ha perso il lavoro. Per queste persone, attraverso la rete delle associazioni aderenti, il Fondo predispone percorsi di reinserimento nelle imprese che abbiano espresso la loro disponibilità, attraverso l’istituto del tirocinio di reinserimento lavorativo. Per tutta la durata del progetto, da tre a sei mesi, ogni tirocinante riceve un borsa lavoro non inferiore a 400 euro mensili, come indennità, finanziata dal Fondo.

Per accedere agli aiuti, le persone che hanno perso il lavoro si rivolgono ai distretti del Fondo Famiglia Lavoro operativi nei Decanati della Diocesi di Milano. Gli “esperti del lavoro” – volontari scelti tra chi ha maturato esperienze nell’ambito della selezione e della ricerca professionale – valutano i profili e individuano i percorsi formativi insieme ai rappresentanti territoriali indicati dalle associazioni imprenditoriali, in base anche alle opportunità del mercato del lavoro locale. I tirocini così individuati, una volta approvati dal Consiglio di gestione del Fondo, sono erogati dalla Fondazione San Carlo che coordina le attività avvalendosi anche dell’apporto degli altri enti presenti in diocesi accreditati dalla Regione Lombardia per la formazione professionale.

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