Al Meazza 50 mila persone per l’Incontro diocesano dei Cresimandi, ai quali l’Arcivescovo ha indicato «la preghiera del cuore» per superare qualsiasi scoraggiamento

Cresimandi 2023
L'Arcivescovo e il Sindaco salutano la folla

di Annamaria BRACCINI

Il piccolissimo seme, il granello di senapa evangelico, e la grande impresa di aggiustare il mondo, creando una «Piazza Paradiso» dove è bello vivere. Non è solo la festa che fa di San Siro, quest’anno come sempre, il teatro di un evento unico e ricco di significato, anche se l’incontro annuale dei cresimandi con l’Arcivescovo allo stadio Meazza è, dal 1983, la “festa” per eccellenza degli adolescenti ambrosiani che giungono da tutta la Diocesi. Nel pomeriggio grigio (ma la pioggia risparmia il momento vissuto con l’Arcivescovo), in una data non consueta, l’entusiasmo dei 50 mila – ragazzi, genitori, educatori, catechisti, madrine e padrini, sacerdoti, religiose -, si intreccia, infatti, con la riflessione, la preghiera, i gesti simbolici e le coreografie, sempre colorate e vivacissime preparate per mesi dalla Fondazione degli Oratori Milanesi. Senza dimenticare che, per l’occasione, vengono anche svelati il logo e lo slogan dell’Oratorio estivo 2023, «TuXTutti – e chi è mio prossimo», che sottolinea il tema del prendersi cura e che verrà presentato ufficialmente sabato 1 aprile (leggi qui).

Cresimandi 2023

La panoramica del Meazza gremito

La festa e la preghiera

Al cuore dell’incontro di San Siro è, invece, il tema «Piazza Paradiso», che riprende l’omonima lettera dell’Arcivescovo «Piazza Paradiso. Vivere la terra come una promessa», pubblicata all’avvio del cammino dei “100 giorni cresimandi”, come indicazione a pensare quel nuovo modo di abitare il mondo per cui i ragazzi hanno anche invitato i Sindaci delle loro città e paesi ad accompagnarli allo stadio. Un centinaio i Primi cittadini infatti presenti – l’Arcivescovo saluta alcuni di loro prima dell’ingresso in campo, così come si sofferma con i ragazzi con disabilità -, tra cui il sindaco di Milano Beppe Sala, che fa il suo ingresso e il giro d’onore dell’intero perimetro del campo, ripetuto anche a conclusione dell’incontro, con l’Arcivescovo e i Vicari episcopali, mentre si scatena l’entusiasmo e il boato che sale dagli spalti sembra quello dei grandi appuntamenti calcistici.

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Ma nella “Scala” del calcio ad andare in scena sono invece, i simboli di «Piazza Paradiso»: la «fontana-il dono del Battesimo», la «panchina-riconciliati con Dio», la «panetteria-il pane della vita», evidenziati attraverso le figurazioni animate da 700 ragazzi – magnifico, per esempio, il dispiegarsi di enormi teli che rappresentano il pane e il volto del Signore -, mentre sulle tribune, più di 60 gruppi esibiscono i “cartelli delle regole”, secondo i suggerimenti della lettera, per incoraggiare “a fare le cose giuste”. Prendono la parola anche alcuni Vescovi ausiliari, che spingono i ragazzi a cogliere, nei singoli passaggi simbolici, i riferimenti alla vita sacramentale sperimentati nella loro Iniziazione cristiana, il Battesimo, la Riconciliazione, l’Eucaristia.

Cresimandi 2023

La coreografia del pane

Poi l’inizio del momento di preghiera, articolato sul modello dei Vespri, con il rito della luce, l’inno, il richiamo al salmo 122, le intercessioni finali e il brano del Vangelo di Marco al capitolo 4, appunto con il paragone tra il Regno di Dio e il granello di senapa, simboleggiato da tanti palloncini color senape che si disperdono ai piedi del palco da cui si avvia l’intervento dell’Arcivescovo. 

L’intervento dell’Arcivescovo

«Questo piccolissimo seme può ammalarsi di tre malattie: la prima è la paura», spiega l’Arcivescovo. Ma come si vince la paura? «Pregando Gesù, dicendo: “Signore, Figlio del Dio vivente abbi pietà di me”. Se noi ripetiamo tante volte questa preghiera, che si chiama la preghiera del cuore, vedremo che nel buio della paura si accende la luce che ci incoraggia. Piazza Paradiso ha bisogno di una luce».

La seconda malattia del piccolo seme, prosegue il Vescovo, è la pigrizia «del non avere voglia, del rimandare a domani, del non volersi impegnare». Anche qui la si supera con la preghiera del cuore che viene ripetuta dagli spalti: «Così ci accorgiamo che gli altri ci chiamano, vinciamo la pigrizia e Piazza Paradiso si riempie di amici».

È lo stesso Arcivescovo a proporre di trovare, nel foglio distribuito per seguire l’incontro, un puntino nero, che rimanda al piccolo seme e che è collegato a una delle 27 parole scelte come emblematiche. Puntino stampato in ciascun foglietto su una delle parole: intelletto, cammino, sapienza, consiglio, fortezza, serenità, rispetto, piccolo, saggezza, parola, umiltà, chiesa, docili, creato, scienza, gioia, amore, bene, pace, luce, unità, cuore, pietà, carità, vita, lode, dono. Così come sul foglio trova spazio anche un Qr-code che rimanda all’Appello per la Pace dell’Arcivescovo che si può sottoscrivere fino alla Domenica delle Palme (leggi qui). 

-Le altre foto dell’Incontro

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Infine, sullo srotolarsi dell’immagine del logo dell’anno oratoriano 2022-2023 «Sostare con te», arriva anche l’invito al gesto di solidarietà per cui, all’uscita, vengono raccolte offerte devolute agli Empori della Solidarietà di Caritas ambrosiana. A conclusione, le intercessioni, la benedizione e non manca anche un breve saluto del sindaco Sala: «Care e cari cresimandi, questa è la vostra giornata e della meravigliosa Diocesi di Milano. Cosa fanno i sindaci? Piantano anche loro segni, sapendo che non è detto che diventeranno grandi piante, ma vincono le loro paure, non si impigriscono, non si rassegnano mai, ma vanno avanti e lo faranno più convinti e più forti se voi tutti darete loro una mano, e le vostre idee per “Piazza Paradiso” ne sono un grande esempio. Anche a nome degli altri sindaci presenti, vi ringraziamo e vi abbracciamo tutti».

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