Iniziative di preghiera e raccolta di adesioni all’appello dell’Arcivescovo sono state promosse nella Comunità pastorale di San Grato a Nova Milanese e in Maria Madre della Chiesa a Buccinasco
di Cristina
Conti
Pregare per la pace, perché la guerra finisca e con essa anche la sofferenza di tante persone innocenti. All’appello pubblico lanciato dall’Arcivescovo all’inizio della Quaresima (leggi qui) ha risposto, tra le altre, la Comunità pastorale di San Grato a Nova Milanese (Mi).
L’immaginetta dell’«Ecce homo»
Qui, nella prima domenica di Quaresima, al termine della Santa Messa sono state distribuite immaginette recanti la preghiera di monsignor Delpini: «Abbiamo cominciato con la parrocchia di Sant’Antonino e la chiesa di San Bernardo. Poi proseguiremo con la Beata Vergine Assunta e San Giuseppe. Abbiamo avuto il supporto del Fondo di Solidarietà della Caritas cittadina», spiega don Luigi Caimi, responsabile della Comunità pastorale. Molti fedeli pregano quotidianamente con l’immaginetta, mentre al venerdì si svolge la preghiera comune con la benedizione della Croce.
Insieme alla distribuzione dell’immaginetta (raffigurante l’Ecce Homo), è stata avviata anche la raccolta di adesioni all’appello: un segno concreto per dire il proprio no alla guerra. «La domenica in chiesa, dopo che sono stati letti gli avvisi, gli incaricati vengono accanto all’altare. Abbiamo già raccolto un buon numero di adesioni. Mi piace questo gesto, perché rappresenta un modo semplice per esprimere il proprio desiderio di pace».
Banchetti fuori dalla chiesa
Reazione sollecita anche a Buccinasco (Mi), nella parrocchia di Maria Madre della Chiesa. «Appena è stato diffuso l’appello dell’Arcivescovo, il Consiglio pastorale ha proposto di intervenire – spiega Alessandro Borelli, componente dell’organismo -. E dalla scorsa domenica fino a quella delle Palme, alla fine delle celebrazioni nelle parrocchie viene letta la preghiera e fatto un appello a firmare». Oltre ai banchetti fuori dalla chiesa, le persone possono firmare anche online direttamente. Molte le adesioni: «Solo domenica 12 marzo c’erano circa 150 firme», conclude Borelli.