Una riflessione di don Luca Fossati, tra i curatori del corso di formazione online promosso dagli Uffici comunicazioni sociali della Cel

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di Luca FOSSATI
Collaboratore Ufficio comunicazioni sociali Diocesi di Milano

Don Luca Fossati
Don Luca Fossati

Prosegue il percorso di formazione a distanza «Pastorale digitale?» organizzato dagli Uffici per le comunicazioni sociali delle Diocesi lombarde.

Lo scopo del corso, come già precedentemente descritto, è quello di fornire una proposta formativa per i tanti laici (e non solo) che si occupano di comunicazione nelle diverse comunità e realtà delle nostre Diocesi. Il periodo che abbiamo appena vissuto infatti ci ha costretto all’utilizzo di tecnologie che fino a qualche mese fa mai avremmo pensato di utilizzare in modo così massiccio nelle nostre attività pastorali.

Pertanto, dopo aver affrontato nella prima lezione i cambiamenti antropologici introdotti dalle nuove tecnologie di comunicazione e aver condiviso nei gruppi con i tutor le nostre esperienze, affrontiamo ora tre domande decisive. Può essere considerato il web uno spazio fruttuoso per l’annuncio del Vangelo? Quale metodo è necessario usare per iniziare ad abitare questi spazi? Come possiamo impostare quindi il progetto comunicativo della nostra comunità cristiana?

Per tentare una risposta a questi interrogativi sono stati proposti al corso due video e alcune slides. Nel primo video si riflette sul web, abitato quotidianamente dai nostri parrocchiani giovani e meno giovani, come possibile spazio di evangelizzazione Proviamo a identificare alcune modalità con le quali possiamo abitare questo ambito: stimolare il pensiero, aiutare la conoscenza e consolidare la comunità. Passiamo poi a proporre un metodo per approcciare con senso questi spazi di comunicazione secondo una triplice scansione: a ogni pubblico il giusto messaggio, a ogni messaggio il giusto strumento, a ogni strumento il giusto linguaggio. Si propone infatti di iniziare identificando a quale porzione della nostra comunità vogliamo rivolgere la nostra azione comunicativa, studiando quali ambiti social abita quotidianamente per poi abitarli a nostra volta, comprendendo quindi quali logiche comunicative guidano quel particolare spazio di relazione.

In un secondo video si passano in rassegna le piattaforme social più diffuse, con alcuni minimali accenni alla loro origine, tipicità e potenzialità. Infine ai corsisti sono state inviate una serie di slides a integrazione del percorso, con alcune riflessioni sul nesso tra comunicazione e relazione all’interno dell’ambito pastorale.

Il lavoro (consegnato per l’incontro a gruppi di ieri) punta a mettere in pratica il metodo proposto identificando (come esercizio) una parte della propria comunità cristiana a cui si pensa di rivolgersi, analizzando quali ambiti frequenta nel web per ipotizzare una possibile strategia comunicativa.

Col procedere del nostro itinerario, infine, ci stiamo rendendo conto dell’importanza di dotarsi di un progetto comunicativo all’interno della comunità cristiana, proprio per rendere la comunicazione maggiormente strutturata ed efficace.

Al corso stanno attivamente partecipando più di duecento persone, accompagnate da nove tutor. Sono giunte in questi giorni oltre cento ulteriori richieste di iscrizione che purtroppo non abbiamo potuto esaudire. Tuttavia, a quanti hanno richiesto di potersi iscrivere e non sono stati inseriti nei gruppi, alla fine di questo primo blocco del percorso invieremo tutti i materiali delle lezioni svolte.

Nella prossima puntata del percorso conosceremo alcune esperienze virtuose di comunicazione vissute nelle comunità cristiane.

Per informazioni: formazionecel@gmail.com.

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