Nella Messa crismale in Duomo, in quelle «in coena Domini» in tutte le parrocchie e attraverso la Fondazione Opera Aiuto Fraterno si può contribuire alle esigenze di confratelli in condizioni precarie. Don Massimo Fumagalli nuovo incaricato arcivescovile
«La colletta del Giovedì Santo a favore della Fondazione Opera Aiuto Fraterno è una prima e necessaria occasione per una straordinaria generosità a favore dei confratelli anziani e malati. La pandemia ha imposto solitudini e isolamenti penosi ai confratelli ricoverati, insieme a tante persone. Adesso viene il tempo per farsi più vicini e per essere più affettuosi e generosi»: è un passaggio della lettera scritta dall’Arcivescovo in occasione della Giornata penitenziale per il clero di inizio Quaresima (leggi qui il testo integrale).
Nel Giovedì santo (14 aprile) – giornata ad alta intensità spirituale per tutti i preti nel ricordo della sorgente del loro ministero – il presbiterio diocesano ritorna a celebrare in presenza la Messa crismale in Duomo con l’Arcivescovo. In questa occasione si rinnova l’impegno della colletta a favore dei preti anziani e ammalati, segno di fraterna carità a sostegno delle loro condizioni precarie. Una iniziativa che fa capo alla Fondazione Opera Aiuto Fraterno, nella quale don Massimo Fumagalli subentra a don Tarcisio Bove come incaricato dell’Arcivescovo per i preti anziani e ammalati.
Nella lettera inviata ai sacerdoti in vista del Giovedì santo (leggi qui il testo integrale), dopo aver ricordato che «la cura per i presbiteri si iscrive in un lavoro di una squadra che agisce nell’ambito del Vicariato per la Formazione Permanente del Clero» e che il prete ambrosiano «può contare su una robusta rete di sostegno sanitario, economico e interessamento nei momenti più difficili della sua vita», don Fumagalli sottolinea: «Questo lavoro dell’Opera Aiuto Fraterno, pur molto preciso e competente, però è un intervento che potrebbe considerarsi solo di sostegno finale a quell’impegno quotidiano e feriale che deve esercitarsi in ogni singola parrocchia e scaturire da ogni singolo presbitero che con spirito di fraternità si fa carico delle necessità e delle situazioni di bisogno dei confratelli». Un richiamo alla fraternità «da tenersi in grande considerazione», unito all’osservazione che «la presa in carico dei confratelli più anziani e malati richiede sempre più risorse in ragione del crescente numero di sacerdoti con criticità».
Ecco allora l’appello alla generosità, «sia con le nostre offerte personali durante la Messa crismale che con le questue nella Messa in Coena Domini nelle parrocchie». Alla colletta si può contribuire anche con offerte direttamente presso la segreteria della Fondazione Opera Aiuto Fraterno, oppure attraverso bonifico bancario sul cc intestato a Fondazione Opera Aiuto Fraterno (Banca Popolare di Sondrio, Filiale di Milano – Agenzia 3 – IBAN: IT 81 A056 9601 7990 0001 9049 X29), oppure presso l’Ufficio Cassa della Curia specificando “Fondazione Opera Aiuto Fraterno”.
A ogni presbitero ambrosiano mediante i Decani viene recapitato un opuscolo informativo (vedi qui) in cui sono riportate alcune informazioni utili sui servizi assistenziali offerti dall’Opera Aiuto Fraterno, sulle garanzie e coperture assicurative in essere a favore di tutti i preti e tutte le indicazioni necessarie per beneficiare degli interventi socioassistenziali e sanitari.
Tra le iniziative si segnalano le Settimane residenziali per presbiteri ultra 75enni: la prima a Eupilio presso i Padri Barnabiti (6-10 giugno), la seconda a Villa Cagnola di Gazzada (20-24 giugno): costo 60 euro al giorno, iscrizioni oaf@diocesi.milano.it; tel.02.8556372 (segreteria sig. ra Maurizia Ferroni).