Thomas Lyden, coordinatore dei segretari dei Gruppi Barnaba: «Non dobbiamo occupare spazi, ma avviare percorsi»
di Luisa
BOVE
Thomas Lyden usa l’immagine della «penna» per definire il suo duplice ruolo: segretario del Decanato di Bollate (Zona pastorale IV) da quando è stato ordinato diacono permanente e ora coordinatore di tutti i segretari dei Gruppi Barnaba. E spiega: «Da una parte il segretario prende appunti, ma dall’altra deve intendere il suo ruolo come strumento – la penna appunto – per scrivere la storia della nostra Chiesa e cogliere tra le righe il passaggio di Dio».
È un cammino positivo, ma vede «il rischio di voler fare tutto subito o un passo troppo lungo». Invece, «soprattutto all’inizio, bisogna cercare di adottare il passo lento, ma deciso di Dio nella storia. Perché alla fine questi Gruppi Barnaba si inseriscono in un tessuto ecclesiale molto più ampio e complesso e poi dobbiamo tener conto della realtà, delle nostre comunità che conosciamo».
I temi da affrontare e sui quali interagire col territorio sono «la politica, la scuola, gli ospedali, la sanità…», anche dal confronto con altri segretari è emerso che «abbiamo più chiaro cosa dobbiamo fare, però dobbiamo capire come». Non basta organizzare un bell’incontro, ammette, «ascolto e discernimento per capire come camminare e costruire insieme, perché non dobbiamo occupare spazi, ma avviare percorsi».