«Le migrazioni nella Chiesa in cammino», con ampi riferimenti al Sinodo minore recentemente concluso, è il tema dell’incontro promosso dal coordinamento della Pastorale dei Migranti nelle Città d’Europa, in programma al Centro pastorale ambrosiano. In allegato il volantino e il programma
«Chiesa dalle genti. Le migrazioni nella Chiesa in cammino» è il tema dell’incontro promosso dal coordinamento della Pastorale dei Migranti nelle Città d’Europa che, dopo l’anno sabbatico 2018, quest’anno si svolge nella Diocesi di Milano, presso il Centro pastorale ambrosiano di Seveso (via San Carlo 2), da domenica 10 a martedì 12 marzo.
A partire dal 1989, i responsabili diocesani della Pastorale dei Migranti delle città di Bruxelles, Francoforte, Madrid, Parigi e Ginevra decisero di iniziare a condividere le proprie esperienze. Constatarono anzitutto la particolare situazione dei migranti nelle grandi città e i diversi volti della Pastorale dei Migranti. In seguito, invitarono all’incontro altre città d’Europa e gli incontri annuali andarono gradualmente sviluppandosi.
Perché questo coordinamento? Le città d’Europa condividono certe specificità in materia di migrazione: la concentrazione e la diversità, per status e per nazionalità, dei migranti e rifugiati; il rinnovamento continuo delle popolazioni migranti, in linea con gli avvenimenti mondiali; i raggruppamenti etnici in certi quartieri, con il rischio, se non di ghettizzazione, almeno di ripiegamento comunitario; il ruolo dei giovani, soggetto dell’immigrazione nelle società urbana e nella Chiesa e oggetto di discriminazione crescente, che sfocia in disagio sociale e violenza; una parte significativa dei migranti tra le persone in difficoltà delle nostre città: poveri, senza fissa dimora, prostitute e così via; la necessità, per chiese e parrocchie, di accogliere un gran numero di cristiani venuti da fuori, come singoli o come gruppi comunitari; la sfida, inevitabile, per la Chiese d’Europa dell’incontro con i credenti di altre religioni.
La Pastorale dei Migranti nelle Città d’Europa è al centro di tali questioni. L’incontro annuale è uno spazio di ascolto e confronto che amplia gli orizzonti. Ciascuna Pastorale dei Migranti nelle diverse metropoli ha i propri orientamenti e le proprie prassi. L’interrogazione reciproca e il confronto delle esperienze permettono tuttavia di definirsi più precisamente e di arricchirsi di idee nuove. Pur partendo da esperienze di migrazione molto diverse e da differenti modalità di intendere il lavoro pastorale, gli incontri europei consentono: una visione più globale sui temi approfonditi; un’esperienza ecclesiale europea. In tale variegata esperienza della differenza – con dialoghi talvolta vivaci, l’ascolto reso un po’ difficile dalle lingue e dai riferimenti diversi – si designano i contorni di una Chiesa europea, che non cancella le identità, che scuote le sue certezze, perché l’altro possa trovare il proprio posto.
In questo percorso quasi trentennale di scambio e confronto, anche il programma della tappa milanese – con evidenti e ampi richiami al Sinodo minore appena concluso – comporta diversi interventi di specialisti per inquadrare il tema, momenti di scambio e visite sul territorio.