Tremila ministranti attesi in Cattedrale sabato 11 marzo, alle 15, per il tradizionale incontro diocesano con l’Arcivescovo
di Ylenia
Spinelli
«Prepararono la Pasqua». Da questo versetto del Vangelo di Luca prende spunto il Meeting diocesano chierichetti, in programma sabato 11 marzo, alle 15, nel Duomo di Milano, alla presenza dell’Arcivescovo. A questo appuntamento, che si vorrebbe a cadenza annuale, sono attesi più di tremila ministranti, accompagnati dai loro sacerdoti, genitori ed educatori.
«È un’occasione importante – spiega don Michele Galli, direttore del Mo.Chi, il Movimento Chierichetti – potersi ritrovare periodicamente, da ogni angolo della Diocesi, attorno all’Arcivescovo e pregare con lui, ascoltare la sua parola e sentirci così una comunità che cammina insieme, verso la stessa direzione».
Tra cucina e sacrestia
Essendo in Quaresima, l’idea è quella di consegnare ai chierichetti alcuni “ingredienti” per prepararsi bene alla Pasqua. «Ascolteremo la testimonianza dello chef Sergio Barzetti, volto noto della trasmissione tv “È sempre mezzogiorno!”, condotta da Antonella Clerici – anticipa don Galli -. Ci racconterà cosa significa per lui preparare una festa con cura, scegliendo il piatto più adatto per far contenti tutti gli invitati». Esiste infatti una certa somiglianza nella gestualità tra il chierichetto e il cuoco. «Sono due esperienze che si possono avvicinare – spiega meglio il Direttore del Mo.Chi -: come la cucina deve essere pulita e ordinata per preparare un buon pranzo, così in sacrestia gli oggetti liturgici devono essere al proprio posto per prenderli al momento giusto e portarli all’altare, in modo che la celebrazione si svolga al meglio».
Cantando verso la Pasqua
Alla testimonianza dello chef seguirà quella di don Riccardo Miolo, insegnante di musicologia in Seminario e collaboratore dell’Ufficio liturgico diocesano per quanto riguarda la parte musicale. Il sacerdote illustrerà ai chierichetti alcuni criteri liturgici, spirituali e musicali per prepararsi bene alla Pasqua, in particolare alla celebrazione del Triduo. «Il canto è una preghiera – puntualizza don Michele – e i ministranti possono contribuire a coinvolgere in questo l’intera assemblea».
Lontani dalla comodità
L’ultima parte dell’incontro in Duomo è un invito a partire e andare, evitando la «paralisi che nasce quando si confonde la felicità con un divano», come ha detto papa Francesco in occasione della Giornata mondiale della gioventù di Cracovia nel 2016. «Abbiamo voluto riprendere quell’importante messaggio – tiene a precisare don Michele – perché, come cristiani, non possiamo sdraiarci e stare comodi, ma dobbiamo essere mossi dal desiderio di annunciare il Vangelo che abbiamo ascoltato e dire che seguire il Signore Gesù è bello». A questo sono chiamati i chierichetti, con il loro servizio sull’altare. «Nonostante la giovane età, possono portare la testimonianza dell’amicizia speciale che li lega a Gesù negli ambienti che frequentano quotidianamente, a scuola, nella società sportiva, in famiglia, in oratorio – aggiunge don Galli – e li inviteremo a compiere un importante gesto di condivisione fraterna».
Inoltre, al termine del Meeting, verranno consegnati 400 attestati di partecipazione al Corso cerimonieri, che si è svolto nei mesi scorsi nelle sedi di Venegono, Lecco, Milano, Magenta e Biassono, qui anche in rito romano. «Vedere un bel gruppo di adolescenti che si spendono per i giovani ministranti e per la loro comunità è un bell’esempio per tutti i nostri chierichetti», conclude il direttore del Mo.Chi.