Sabato 19 marzo, a conclusione del Corso diocesano, con la consegna degli attestati, un momento di preghiera e la testimonianza di monsignor Claudio Fontana, cerimoniere dell’Arcivescovo
di Ylenia
SPINELLI
Sabato 19 marzo, a partire dalle 15, tutti i partecipanti all’edizione 2021/2022 del Corso cerimonieri sono attesi nel Duomo di Milano per l’incontro finale e la consegna degli attestati (vedi qui la locandina).
«Siamo molto soddisfatti – dice don Michele Galli, direttore del Mo.Chi, il Movimento Chierichetti diocesano e responsabile della Pastorale vocazionale del Seminario -, perché c’è stata una grandissima affluenza, intorno ai quattrocento iscritti, sparsi nelle cinque sedi dove, da novembre a febbraio, si sono svolti i corsi: Magenta, Lecco, Milano, in Seminario a Venegono Inferiore e Biassono (qui anche in rito romano)».
In questa edizione del corso, più che sulla parte tecnica e liturgica, si è puntato sulla spiritualità del cerimoniere e su cosa voglia dire per un ragazzo e per una ragazza adolescente accompagnare un gruppo chierichetti, mettendosi così al servizio della propria comunità.
Per questioni logistiche, dettate dalle restrizioni imposte dalla pandemia, quest’anno non ci sarà l’esame finale in Seminario. In Duomo i ragazzi avranno modo di vivere un momento di preghiera e di ascoltare la testimonianza di monsignor Claudio Fontana, cerimoniere dell’Arcivescovo. Riceveranno l’attestato se avranno partecipato ad almeno due incontri su tre.
«Sarà una celebrazione semplice, sullo stile del Venerdì Santo – anticipa don Galli -. Presenteremo brevemente la vita del giovane servo di Dio Matteo Farina, morto a 19 anni nel 2009, e con l’aiuto di monsignor Fontana mediteremo insieme sul Vangelo di Marco 15, 21-32, che racconta la crocifissione. Poi faremo la processione con adorazione della croce e concluderemo l’incontro con la preghiera del cerimoniere».