L’itinerario presentato a Milano alle comunità educanti della diocesi. Significativa la presenza di monsignor Delpini, che per la prima volta da Arcivescovo presiederà l’incontro diocesano a San Siro del 26 maggio
L’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, incontrerà sabato 20 gennaio le Comunità educanti alla presentazione del cammino dei «100 giorni cresimandi 2018», che si terrà a Milano, dalle 15 alle 17, presso l’auditorium Don Bosco (via Melchiorre Gioia, 42).
Il percorso pensato per accompagnare i ragazzi in preparazione alla Cresima, dall’inizio del tempo di Quaresima (18 febbraio) fino all’incontro diocesano dei cresimandi e cresimati con l’Arcivescovo a San Siro (26 maggio), verrà presentato nel tradizionale appuntamento per i catechisti, le catechiste, gli educatori, gli animatori e i responsabili che si occupano dei ragazzi della Cresima. In segno di stima per le Comunità educanti dell’iniziazione cristiana, sarà presente monsignor Delpini che per la prima volta sarà protagonista dell’incontro a San Siro.
L’itinerario prevede il coinvolgimento dell’intera Comunità educante, per aiutare i ragazzi, grazie al sussidio proposto, ad assumere consapevolezza nel loro cammino di fede, con una personale partecipazione alla preghiera, alle animazioni e alle attività. Appunto perché il cammino dei «100 giorni» del 2018 accompagnerà all’incontro con monsignor Delpini a San Siro, sarà messa al centro la figura del vescovo, sia nella persona del nuovo Arcivescovo, che nella valenza ecclesiologica del ruolo.
Anche la figura di papa Francesco, che ha presieduto l’anno scorso l’incontro a San Siro, sarà presente nel sussidio che guida il cammino dei «100giorni» dedicato alla Chiesa, nella sua articolazione universale e diocesana. Sono infatti ancora impresse nella mente e nel cuore la visita di papa Francesco del 25 marzo e le sue parole rivolte ai ragazzi della Cresima presenti a San Siro, ai loro genitori, padrini, catechisti ed educatori.
Anche quest’anno sarà una nuova grande festa dello Spirito. I figuranti degli oratori sul campo e i ragazzi sui tre anelli dello stadio, la musica e le parole, il clima festoso di preghiera, l’ascolto gioioso delle parole dell’Arcivescovo renderanno ancora una volta unico e memorabile questo appuntamento, anticipato al 26 maggio (secondo i soliti orari del pomeriggio) perché nella consueta data del 2 giugno lo stadio non sarebbe stato disponibile.