Dalla Moldova al Nicaragua e al Libano i campi di volontariato estivo per conoscere il mondo da un’altra prospettiva. Aperte le iscrizioni

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«È un’esperienza impossibile da raccontare, puoi solo viverla» dice Giulia che è stata nei campi profughi del Libano. Per Francesco, che ha vissuto per tre settimane nei villaggi del Nicaragua, «è stato come un tuffo nel mondo». Martina che ha conosciuto i bambini e gli anziani dei piccoli centri agricoli della Moldova spopolati dall’emigrazione ricorda di «essere stata colpita dalla semplicità della vita di quelle famiglie e dalla loro straordinaria capacità di resistenza».

L’estate non è poi così lontana per chi intende programmare un viaggio. Così Caritas Ambrosiana ha aperto le iscrizioni per i “Cantieri della solidarietà” e per presentarli ha messo in calendario una serie di incontri informativi: giovedì 28 febbraio ore 16.30, martedì 2 aprile ore 20.30, martedì 30 aprile ore 18, in via San Bernardino 4 a Milano.

I “Cantieri della solidarietà” sono campi di lavoro estivi che si svolgono in Italia e all’estero tra la metà di luglio e la fine di agosto per un periodo che va dalle due alle quattro settimane. La proposta è riservata a ragazzi tra i 18 e i 30 anni che vivono o lavorano nella diocesi di Milano. I giovani che aderiscono hanno l’opportunità di fare un’esperienza di volontariato e di entrare in contatto con la gente del posto, di conoscere le loro abitudini e costumi e di provare a guardare il mondo dal loro punto di vista. Le mete variano di anno in anno e, generalmente, coincidono con le località nelle quali sono in corso progetti di cooperazione promossi da Caritas Ambrosiana con i partner locali in Italia, Europa, Africa, America Latina e Medio Oriente.

Per partecipare è necessario sostenere un colloquio individuale e versare una quota che copre le spese di viaggio. Prima di iscriversi, compilando il form on line, è consigliato seguire almeno uno degli incontri informativi in programma.

Nati 23 anni fa “Cantieri della solidarietà” hanno fatto conoscere il mondo a più di 1.900 giovani. Qualcuno ha deciso di fare della cooperazione un mestiere. Altri hanno fatto scelte professionali diverse ma a distanza di anni ancora promuovono in parrocchia incontri sui temi dello sviluppo. I loro racconti di viaggio sono pubblicati sul blog micascemi

 

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