L'area dell'hinterland, bell’esempio di valorizzazione del territorio, sarà teatro dell'iniziativa realizzata dal Consiglio delle Chiese cristiane di Milano con la collaborazione di Nocetum e Associazione Cascine Milano e il patrocinio della Diocesi
di Stefania
CECCHETTI
Un percorso in mezzo alle cascine del parco di Trenno, bell’esempio di valorizzazione territoriale nell’hinterland milanese. Sarà questo il teatro della la terza Camminata ecumenica, organizzata per sabato 1 luglio dal Consiglio delle Chiese cristiane di Milano in collaborazione con Associazione Nocetum e Associazione Cascine Milano e con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Milano. Una tradizione, ormai, dopo il successo della prima edizione, svoltasi nel 2015 come evento ecumenico nell’ambito di Expo.
L’appuntamento è alle 9.30 nella parrocchia di San Giovanni in Trenno (MM1 Bonola) dove don Riccardo Festa, decano del quartiere Gallaratese, guiderà un momento di preghiera. Da lì il corteo toccherà alcuni luoghi della zona evocativi di tematiche ambientali, storiche, caritative e interculturali: Cascina Campi, Bosco in città, Cascina San Romano (dove è prevista la sosta pranzo), War Cemetery, Cascina Bellaria. Ad ogni tappa saranno proposte riflessioni e preghiere ecumeniche legate al tema della custodia del creato e animate dal coro russo ortodosso del patriarcato di Mosca. I partecipanti potranno conoscere ognuno dei luoghi visitati in maniera approfondita attraverso incontri con i soggetti che quotidianamente li vivono e li animano.
A questo proposito, Francesco Castelli, segretario del Consiglio delle Chiese cristiane di Milano, ricorda che alcune di queste cascine, «ospitano attività sociali di reinserimento di persone in disagio economico o lavorativo nelle quali sono coinvolte diverse Chiese milanesi». Negli ultimi anni, infatti, «molte delle comunità cristiane afferenti al Consiglio delle Chiese cristiane hanno sviluppato un’intensa attività sociale e caritativa, anche in sinergia tra di loro, in una sorta di “ecumenismo della carità” che trova una consistente espressione in questo territorio».
Interessante sarà anche la sosta al War Cemetery, dove sono sepolti soldati del mondo anglosassone caduti nella Seconda guerra mondiale, che verrà animata con letture e preghiere dalla comunità anglicana di Milano. Nel corso della giornata ci sarà anche un momento di memoria per i 500 anni della Riforma luterana, gestito dal pastore Giuseppe Platone della Chiesa valdese di Milano.
Iniziative come queste, che hanno una discreta visibilità di quartiere, sono molto importanti, secondo Francesco Castelli: «Con questo momento, che sarà molto popolare e poco “di vertice”, vorremmo aiutare a realizzare quello che il cardinale Angelo Scola spesso auspica, che cioè si arrivi a un ecumenismo di popolo, logico approdo dell’epoca che stiamo vivendo». Invece, la coscienza comune ecumenica è ancora poco sviluppata: «Diciamo che c’è ancora molto terreno da arare – riflette Castelli -. In alcuni ambienti si considerano i fratelli di altre Chiese come di altre religioni, per citare solo l’equivoco più diffuso. Dobbiamo capire che l’incontro con l’altro non snatura la nostra identità, anzi la arricchisce. Questo è importante in un momento storico in cui l’altro è spesso visto come fonte di divisioni e di problemi e non come una risorsa».