L’anno scorso distribuiti ai poveri oltre sei milioni e mezzo di euro. Italiani sempre più in difficoltà economica

Bilancio_sociale_2017_Caritas_Ambrosiana

Oltre a svolgere una funzione culturale e pedagogica sui temi della solidarietà dentro le comunità ecclesiali e nella società civile con iniziative formative, Caritas Ambrosiana aiuta i poveri attraverso una capillare rete di centri di ascolto (379) nelle mille parrocchie della diocesi e una pluralità di servizi specifici spesso gestiti da cooperative sociali e fondazioni in grado di mettere in campo una serie diversificata di sostegni (aiuto alimentare, economico, formazione professionale, contrasto al sovra-indebitamento, accesso alla casa).

Secondo il Bilancio sociale di Caritas Ambrosiana, questo sistema di aiuti ha raggiunto nel 2017 circa 43 mila persone in tutta la diocesi, vale a dire nel territorio compreso dalle città di Milano, Lecco, Varese, Monza e le loro rispettive provincie. Lo scorso anno l’impegno economico di Caritas, per i soli interventi di assistenza sul territorio, è stato pari a 6.577.000 euro. Le risorse sono provenute prevalentemente dall’8 per mille alla Chiesa cattolica e dalle offerte di parrocchie e privati. In una parte molto inferiore (pari al 7,6% dell’intero bilancio sociale) dal contributo degli enti pubblici e privati, ottenuti attraverso la partecipazione a bandi.

Stranieri vs Italiani

Caritas aiuta i poveri, senza discriminazione alcuna, né in base alla nazionalità, né al credo religioso o al sesso, in conformità ai principi cristiani e coerentemente con il dettato della Costituzione italiana. Per questa ragione il Bilancio sociale di Caritas Ambrosiana non suddivide le quote di aiuti destinati a italiani o stranieri.

Distingue gli italiani dagli stranieri, invece, un altro documento, il Rapporto sulle povertà e le risorse della diocesi, redatto dall’omonimo Osservatorio con l’obiettivo di leggere l’evoluzione dei bisogni e quindi offrire un contributo alla interpretazione del tessuto sociale del territorio diocesano. Il Rapporto Povertà mette in evidenza da tempo il progressivo assottigliarsi della differenza della presenza autoctona e di quella di altra origine tra gli utenti dei servizi. Se negli anni precedenti alla crisi il 70% degli assistiti da Caritas Ambrosiana erano stranieri e il 30% italiani, l’ultima rilevazione fatta su dati raccolti nel 2016 metteva in luce che gli stranieri erano il 60% e gli italiani il 40%. Stime fanno ritenere che questo trend stia continuando e che stia giungendo a una sostanziale parità. Dato preoccupante, perché significa che gli italiani stanno sempre peggio, al punto da dover chiedere aiuto in parrocchia e spartirsi con i cittadini di origine straniera la stessa quota di aiuti.

Fuori dalla Diocesi

Oltre che nel territorio diocesano, Caritas Ambrosiana opera all’eterno e in Italia sostenendo l’attività di partner locali o operando direttamente. Nel 2017 ha impiegato 601 mila euro per progetti di cooperazione allo sviluppo internazionale in 14 Paesi, 215 mila euro per intervenire nelle emergenze in Ecuador, Etiopia, Haiti, Libano, Messico, Nigeria, Repubblica Centroafricana; 1.166.000 euro a favore dei terremotati del Centro Italia, nell’ambito del gemellaggio con la Diocesi di Rieti. 

Il bilancio sociale si può scaricare gratuitamente dal sito di Caritas Ambrosiana compilando l’apposito form

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