Messaggio alla Chiesa e al Paese: «Accanto al Papa, nel cammino sinodale»
«Questo è il tempo di pensare il futuro dell’Italia con uno sguardo inclusivo e con una visione di lungo periodo. Sarà importante mettere al centro l’impegno per l’educazione delle giovani generazioni. Bisognerà investire per creare occasioni di sviluppo e lavoro, e riflettere su come promuovere un’economia che non crei dinamiche di scarto e di esclusione». È un passaggio del “Messaggio dell’Azione Cattolica alla Chiesa e al Paese”, con il quale si è conclusa ieri la XVII Assemblea nazionale per il rinnovo delle cariche. «Occorrerà prendere sul serio la sfida della cura del creato nella logica dell’ecologia integrale. Non potrà esserci futuro senza la pace: per costruirla occorre un grande lavoro educativo, a tutti i livelli, oltre a scelte concrete come la riduzione delle spese nella fabbricazione di armi – prosegue il documento -. Vogliamo continuare a rivolgere il nostro sguardo al Mediterraneo, dove ancora negli ultimi giorni sono avvenute tragedie imperdonabili: tutto ciò che è umano ci riguarda e ci impegniamo a non ignorare mai le sofferenze di ogni nostro fratello e di ogni nostra sorella». Il testo analizza il «tempo difficile, imprevisto e inedito» creato dalla pandemia, alla luce del quale l’associazione ha svolto una riflessione durante l’intera settimana assembleare con 800 delegati in rappresentanza dei 270mila soci.
L’associazione rivolge quindi il pensiero «all’Italia tutta, e alla Chiesa che è nel nostro Paese». «Speriamo che a breve la fase più critica dell’emergenza sanitaria sarà superata e ci auguriamo di poter vivere una stagione di nuova primavera. Sappiamo però che la pandemia non potrà essere archiviata come una parentesi della storia. Piuttosto, ne rappresenta una cesura: un momento di svolta che accelera ulteriormente quel “cambiamento d’epoca” di cui Papa Francesco aveva parlato già nel 2015 al Convegno ecclesiale di Firenze». Parole come solidarietà, fraternità, desiderio di bene, verità di giustizia, sono parole del lessico dell’Ac risuonate durante i lavori assembleari.
Gli eletti in Consiglio
«A Papa Francesco – si legge del Messaggio alla Chiesa e al Paese che ha concluso la XVII assemblea ordinaria dell’Azione Cattolica italiana – siamo profondamente grati, per averci rivolto un discorso paterno e affettuoso, indicando la strada per il percorso dell’associazione nei prossimi anni. Il suo magistero ci ha guidato nel quadriennio appena concluso, e ci spinge a camminare con decisione verso la nuova frontiera di una fraternità universale. Davanti a tanti attacchi scomposti e strumentali ribadiamo con forza: l’Ac sta con Papa Francesco. Insieme al Pontefice osiamo sognare un mondo diverso, una società più umana, una Chiesa fraterna: è questa la nostra promessa. E con questo spirito desideriamo partecipare da protagonisti, proprio al cammino sinodale che la Chiesa italiana si avvia a intraprendere, coinvolgendo l’intero Paese».
«Al termine della XVII Assemblea nazionale – conclude il Messaggio – come Azione Cattolica vogliamo continuare a camminare con rinnovato coraggio nelle nostre comunità locali insieme ai pastori, ai presbiteri, ai credenti e a tutto il popolo amato dal Signore. Desideriamo aiutare la Chiesa italiana a spingersi lungo le vie della conversione missionaria: proveremo a dare il nostro contributo con la disponibilità al dialogo e all’incontro con tutti e per tutti».
A conclusione dell’Assemblea è stato eletto il nuovo Consiglio nazionale, così composto: per il settore Adulti Massimiliano Bossio, Francesco Carrozzo, Nicola De Santis, Paola Fratini, Renato Meli, Paola Panzani, Angela Paparella; per il settore Giovani Matteo Benedetto, Alice Bianchi, Maria Chiara Carrozza, Emanuela Gitto, Tommaso Sereni, Giuditta Torrini, Lorenzo Zardi; per l’Azione Cattolica ragazzi Claudia D’Angelo, Claudia D’Antoni, Emanuele Lovato, Alberto Macchiavello, Giuseppe Telesca, Maurizio Tibaldi, Marta Zambon.