La resurrezione di Gesù aiuti a comprendere il reale significato dei nostri giorni, della nostra destinazione e della nostra vocazione: così l’Arcivescovo nel suo augurio ai fedeli ambrosiani

«Comprendere il significato del tempo, la destinazione della nostra vita, la nostra vocazione a essere fratelli tutti»: è un triplice auspicio quello che l’Arcivescovo associa al suo augurio – «Buona Pasqua, Gesù è risorto» – nel videomessaggio pasquale rivolto ai fedeli ambrosiani, che pubblichiamo qui sotto.

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Una successione interminabile di giorni, oppure una ripetizione altrettanto interminabile di stagioni: definizioni che, secondo la mentalità corrente, si possono dare del tempo. «La Pasqua, festa che dà origine a tutte le feste – rileva invece monsignor Delpini -, è tempo di grazia, di libertà, di comunione con Gesù risorto. Con la Pasqua il tempo trova il suo senso».

Allo stesso modo, la vita si può immaginare come «un inarrestabile declino, un procedere ineluttabile verso la fine». Ma l’Arcivescovo puntualizza: «La Pasqua invece rivela che la vita è un’introduzione alla vita eterna. Non siamo in cammino verso un declino, ma verso un compimento».

E infine, l’umanità, che si può descrivere anche come «un accumularsi di vicende, di tradizioni, di religioni, di pretese, di diritti, di ingiustizie…», addirittura specializzata «a farsi la guerra, a farsi del male». Ma la Pasqua dice invece che «l’umanità è chiamata e rinnovare l’alleanza con Dio», radunandosi intorno alla morte e resurrezione di Gesù «per essere la fraternità che semina speranza in ogni tempo e in ogni luogo».

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