L’associazione iSemprevivi dà lavoro a giovani che soffrono di un disagio mentale
di Stefania
Cecchetti
Il volontariato, ma con la professionalità e le idee del privato migliore. Si potrebbe riassumere così l’attività de iSemprevivi Onlus, realtà attiva sul fronte del disagio mentale nella parrocchia di San Pietro in Sala a Milano. L’associazione è stata fondata oltre 15 anni fa da don Domenico Storri, psicologo e psicoterapeuta, prima vicario parrocchiale e da qualche anno parroco di San Pietro. Lunedì 30 maggio alle 20 iSemprevivi invitano a un grande evento nel loro stile: una cena di solidarietà preparata dagli chef Giuseppe Postorino ed Eugenio Boer nella cornice di piazza Wagner, proprio davanti alla parrocchia, che sarà vestita a festa per l’occorrenza.
L’anno della cooperativa
L’occasione è celebrare il primo compleanno della cooperativa sociale «La luce di Carlotta», l’ultima nata della grande famiglia de i Semprevivi, della quale facevano già parte già il Centro diurno adulti, il Centro diurno adolescenti «Il sorriso di Lollo», entrambi accreditati, e alcuni appartamenti nello stile dell’housing sociale, riservati a ospiti con disagio mentale. La cooperativa di lavoro «La luce di Carlotta» gestisce il Bar gelateria «Attimi», ex bar dell’oratorio di San Pietro in Sala, oggi vero e proprio punto di incontro per il quartiere, visitato di recente anche dal sindaco Sala.
In dialogo con il quartiere
Una vocazione che è nel Dna de iSemprevivi: da sempre l’associazione è il ponte per integrare gli utenti – persone che soffrono a vario titolo di un disagio mentale – nella parrocchia sì, ma in un dialogo sempre aperto con il quartiere, grazie all’organizzazioni di incontri culturali sui temi attinenti al disagio mentale di altissimo livello (seguitissimi sul web anche in tempo di pandemia) e alla nascita di una webradio, che fa informazione e intrattenimento in un’ottica di integrazione. Non è un caso se la «Crazy week», una settimana di eventi formativi e ludici diffusi per stimolare la riflessione sulla malattia mentale, in programma dal 6 all’11 giugno, raffigura nel suo logo proprio piazza Wagner.
Sotto la guida della pasticcera
Con la neonata cooperativa «La luce di Carlotta» si è aperto anche il fronte del lavoro: alcuni giovani, da anni frequentatori del centro diurno «Il sorriso di Lollo», sono adesso a tutti gli effetti dipendenti del Bar gelateria «Attimi», a cui è legato un laboratorio di pasticceria e di gelateria, ubicato anch’esso in un locale della parrocchia, opportunamente ristrutturato e attrezzato con i macchinari necessari. A trasformare in ragazzi i gelatai ci ha pensato il personale della gelateria Chololat, un punto di riferimento per i golosi in zona Magenta e amica de iSemprevivi. A seguirli passo passo Giulia Sbrocchi, che ha risposto all’annuncio come gelataia, ma che poi, una volta salita a bordo, ha portato a iSemprevivi anche la sua esperienza di pasticcera, instillando nelle già iperattive menti degli organizzatori la folle idea di produrre, oltre al gelato, anche torte, pasticcini e snack salati da accompagnare agli aperitivi che si servono al bar.
Insomma, «La luce di Carlotta» è stato un piccolo grande passo in avanti, come spiega Simona Police, direttrice de iSemprevivi: «Il lavoro per le persone con disagio psichico è ancora più importante che per ciascuno di noi. Spesso chi soffre di disturbi psichiatrici viene emarginato a livello sociale e ha bisogno più che mai di questo strumento di integrazione. La cena di solidarietà del 30 maggio sarà un momento importante per raccontare la nostra soddisfazione nell’esserci riusciti a formare e includere nel mondo del lavoro i nostri ragazzi».