Don Adelio Molteni, vicario a Limbiate quando il futuro ambasciatore era ragazzo: «Luca aveva il pregio di approfondire e di guardare dentro alle cose. In parrocchia ha respirato i valori cristiani ed era bravo a coinvolgere altri nelle sue iniziative»
di Cristina
Conti
Sincero, limpido, curioso di quello che avveniva attorno a lui. Con queste parole don Adelio Molteni, oggi parroco di Santa Maria Assunta a Usmate Velate (Mb), descrive Luca Attanasio. «L’ho conosciuto quando era molto piccolo. Sono stato vicario all’oratorio di San Giorgio a Limbiate dal 1981 al 1997, dunque fino a quando Luca ha compiuto i 15-16 anni. Era un ragazzo bello dentro e con tanti ideali», racconta. Attenzione agli altri, diplomazia. Già allora aveva caratteristiche che gli sarebbero state utili nella sua futura carriera. «Aveva davvero la testa sulle spalle. Fare l’ambasciatore era sempre stato il suo obiettivo. Aveva infatti il pregio di approfondire e di guardare dentro alle cose. Non si fermava alla superficialità, ma andava sempre a fondo in quello che faceva», continua don Molteni.
Uno stile di vita improntato al Vangelo, formato da quando, ancora piccolo, viveva nella sua comunità parrocchiale. «Qui ha davvero respirato i valori cristiani – precisa -. Oltre a partecipare alla vita dell’oratorio e a seguire la catechesi, si dedicava ad attività di aiuto in parrocchia, soprattutto a favore dei disabili. Ed era molto bravo anche a coinvolgere gli altri ragazzi nelle sue iniziative». Capacità di comprendere il disagio di chi si trovava accanto a lui, desiderio di dare un aiuto concreto a chi ne aveva bisogno, positivo verso i fatti e le persone, sempre pronto a dialogare con tutti. «Faceva parte di un gruppo di ragazzi particolarmente impegnato e attivo. Molti di loro ancora oggi portano avanti le attività in oratorio. E Luca si è lasciato coinvolgere da esperienze diverse: dalle gite, al campeggio, al volontariato. Sempre attento ai problemi e alle difficoltà di chi aveva vicino», conclude don Molteni.