Pubblichiamo in allegato gli estratti del sussidio predisposto dai Servizi diocesani per la Pastorale liturgica, la Catechesi, la Famiglia e l’Oratorio, per celebrazioni domestiche nelle settimane che accompagnano al Natale. Disponibile anche una versione per famiglie con bambini, ragazzi o adulti con disabilità intellettive
Pubblichiamo in allegato «Apri gli occhi… Guardati allo specchio», estratto (in doppia versione) per la I Domenica d’Avvento (15 novembre) del sussidio «A occhi aperti», predisposto dai Servizi diocesani per la Pastorale liturgica, la Catechesi, la Famiglia e l’Oratorio per celebrazioni domestiche durante il periodo che accompagna al Natale.
Uno strumento nato sulla base dell’esperienza compiuta durante il lockdown primaverile, come spiega nell’introduzione don Mario Antonelli, Vicario Episcopale per l’Educazione e la Celebrazione della Fede: «Avevamo sperimentato la struggente impossibilità di partecipare all’Eucaristia in quel giorno santo, la domenica, che dà sapore al tempo, in quella festa di gratitudine per il dono della parola bella e del corpo vivo di Gesù, in quel ritrovarsi in un corpo a corpo di fratelli e sorelle che amano l’Amore e lo diffondono. Sentiamo che questa impossibilità potrebbe ripresentarsi… Non si chiudono gli occhi dei cristiani quando non c’è modo di partecipare all’Eucaristia; né si fissano comodamente su uno schermo sopportando un’assenza e una distanza pesanti. Occhi aperti, invece, di un papà e una mamma che in casa spezzano il pane della Parola di Dio con i loro figli; occhi aperti di ragazzi e ragazze che cantano il loro «Con te!» a Gesù nell’intimità della loro casa; con l’amore ricevuto nella preghiera, occhi aperti non solo su immagini trasmesse, ma prima di tutto sulla carne reale di uno sposo e di una sposa, di figli piccoli o grandi, di nonni e nonne, di quanti, poveri e più vulnerabili, guardiamo con la tenerezza della carità: pregando per loro».
Il sussidio propone celebrazioni familiari, in casa, che non sostituiscono la liturgia eucaristica nelle nostre comunità; piuttosto, scaturiscono da essa (riprendendone parole, gesti, simboli), la prolungano (dando risonanza a qualche momento particolare) e a essa rimandano.
Per questi momenti di preghiera si consiglia di dedicare un “angolo” particolare della casa, predisponendo piccoli segni (una croce, un’icona, una Bibbia, un cero…) per renderlo bello e accogliente. Se si usa il calendario-vetrofania dell’Avvento ambrosiano curato dalla Fom, andrà attaccato a una finestra vicina (è disponibile anche un cartoncino da completare con immagini che suggeriscono atteggiamenti per vivere ciascuna settimana). La celebrazione può essere vissuta la domenica, come prolungamento della Messa, oppure in un giorno all’inizio della settimana per riprendere e riflettere sul Vangelo della domenica.
Negli estratti allegati (così come anche in quelli delle prossime settimane) sono proposti due schemi di preghiera: il primo per una famiglia con bambini piccoli, ragazzi in età dell’iniziazione cristiana o delle scuole medie; il secondo per una famiglia costituita dai soli coniugi o una famiglia con presenza di figli grandi, oppure persone singole.
Inoltre, cliccando qui è possibile scaricare la versione delle celebrazioni predisposta per le famiglie che dovessero avere bambini, ragazzi o adulti con disabilità intellettive, con immagini aggiuntive e linguaggi semplificati. Dato che la disabilità intellettiva si dispiega su numerosi livelli, sarà sempre fondamentale la mediazione sapiente dei familiari. Alcune immagini sono prive di colore: saranno i bambini stessi a colorarle.
Il materiale proposto si presta comunque anche per una preghiera personale destinata ai soli ragazzi che, per ragioni diverse, preferiscono vivere senza gli altri familiari questi momenti celebrativi.