Nella Settimana ecumenica di preghiera per l’unità dei cristiani tanti gli appuntamenti in Diocesi: l’Arcivescovo sarà lunedì 18 alle 20.30 nella Basilica di San Lorenzo a Milano
di Rosangela VEGETTI
«Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio» è il tema conduttore indicato per la Settimana ecumenica di preghiera per l’unità dei cristiani che si terrà dal 18 al 25 gennaio e traccia di riferimento proposta per l’intero anno. L’invito ad accompagnare la comunità dei credenti in Cristo nella preghiera e riflessione verso la meta dell’unità, nella ricchezza delle diversità di carismi e di espressioni di fede, prende a riferimento il brano della prima lettera di Pietro (2, 9-10) che dice: «Ma voi siete la gente che Dio si è scelta, un popolo regale di sacerdoti, una nazione santa, un popolo che Dio ha acquistato per sé, per annunziare a tutti le sue opere meravigliose. Egli vi ha chiamati fuori delle tenebre, per condurvi nella sua luce meravigliosa. Un tempo voi non eravate il suo popolo, ora invece siete il popolo di Dio. Un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto la sua misericordia».
Va ricordato che la data della settimana di gennaio ha già di per sé un valore simbolico perché compresa tra la festa della Cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo; in più l’invito alla ricorrenza è rivolto alle Chiese, alle comunità e anche ai singoli fedeli che possono usufruire dei testi di riflessione preparati, per quest’anno da membri delle varie chiese cristiane di Lettonia e che oltre al tema generale dispongono anche di tracce liturgiche per ciascuno dei sette giorni della settimana da poter riprendere anche nel corso dell’anno (i testi sono on line su www.consigliochiesemilano.org).
Le origini cristiane della Lettonia, divenuta Stato nel 1918, risalgono al XII e XIII secolo, grazie all’opera missionaria di san Meinardo e, successivamente, di altri missionari germanici; la capitale, Riga, fu una delle prime città ad adottare le idee di Lutero nel XVI secolo. Nel corso della sua storia conobbe lotte politiche e conflitti di religione che causarono sofferenze e martiri. Oggi la Lettonia è un crocevia dove si intersecano regioni cattoliche, protestanti e ortodosse; i cristiani si impegnano a lavorare e pregare insieme affinché le ferite storiche, etniche, ideologiche possano essere sanate.
La chiamata a “popolo di Dio”
L’apostolo Pietro, nel versetto di riferimento, si rivolge anche ai cristiani di oggi dicendo che, attraverso la chiamata ad essere il «popolo che Dio ha acquistato per sé», hanno ricevuto la potenza della salvezza di Dio in Cristo Gesù, e sono diventati il «popolo di Dio». Questa realtà è espressa nel Battesimo, comune a tutti i cristiani, nel quale siamo rinati dall’acqua e dallo Spirito (cfr. Gv 3, 5) a una nuova vita di grazia in Dio. Rimanere in questa nuova identità in Cristo è una sfida permanente e quotidiana.
In ascolto delle “opere meravigliose” di Dio
Il Battesimo ci apre a un nuovo emozionante cammino di fede che unisce ogni nuovo cristiano con il popolo di Dio attraverso tutte le epoche. La parola di Dio – le Scritture su cui i cristiani di tutte le tradizioni pregano, studiano e riflettono – è il fondamento della reale, seppure incompleta comunione. Nei testi della Bibbia che abbiamo in comune, ascoltiamo gli atti salvifici di Dio nella storia della salvezza, come la liberazione dalla schiavitù d’Egitto, e la grande opera meravigliosa di Dio: la resurrezione di Gesù dai morti, che ha dato accesso a tutti noi alla nuova vita.