A tre anni dalla morte del Cardinale, nella Cattedrale, alle 17.30, l'Arcivescovo presiederà la celebrazione eucaristica di suffragio. Diretta tv, radio e on line. Presenti anche i cardinali Dionigi Tettamanzi e Francesco Coccopalmerio
di Luisa BOVE
Lunedì 31 agosto alle 17.30 in Duomo, il cardinale Angelo Scola presiederà la celebrazione eucaristica di suffragio nel terzo anniversario della morte del cardinale Martini, con lui concelebreranno anche i cardinali Dionigi Tettamanzi e Francesco Coccopalmerio e i gesuiti padre Carlo Casalone e padre Giacomo Costa. Come già negli anni precedenti, al termine della Messa, una breve processione di fedeli si recherà sulla tomba del cardinale Martini (nella navata sinistra) per la preghiera che concluderà il momento liturgico di ricordo. La celebrazione sarà trasmessa in diretta da Telenova 2 (canale 664 del digitale terrestre), Radio Mater e on line sul portale della Diocesi www.chiesadimilano.it.
International Award
A un anno esatto dalla morte dell’Arcivescovo emerito (31 agosto 2012), nasceva la Fondazione Carlo Maria Martini per iniziativa della Compagnia di Gesù e con la partecipazione della Diocesi di Milano. Tra le iniziative promosse per tenere viva la memoria, le opere, l’insegnamento e la passione per la Parola, nasceva l’International Award. Per partecipare alla sua seconda edizione 2014-2015 c’è tempo fino al 30 settembre. Tra le novità di quest’anno l’ampliamento della dimensione internazionale del Premio con l’ammissione di quattro lingue: italiano, francese, inglese e spagnolo. Inoltre, alle due sezioni già presenti nella prima edizione – lo studio del pensiero e della figura di Carlo Maria Martini e l’approfondimento del rapporto tra Bibbia e cultura nel mondo di oggi (arte, letteratura, filosofia, scienza, economia, politica, religioni, spettacolo, ecc.) – se n’è aggiunta una terza, dedicata a esperienze e progetti pastorali che si ispirano allo stile del Cardinale. La Fondazione ha scelto di valorizzare i contributi originali, riservando quindi il premio (5 mila euro per ogni sezione) alle opere inedite. I candidati che desiderano partecipanti al Carlo Maria Martini International Award devono aver compiuto 18 anni alla data di pubblicazione del bando (8 giugno 2014); i lavori possono essere opere scritte o audiovisive che saranno valutare da una giuria nominata dalla Fondazione composta da Pierangelo Sequeri (presidente), Virginio Pontiggia (segretario), Gianantonio Borgonovo, Ferruccio De Bortoli, Pietro Bovati SJ, Lucia Capuzzi, Jean-Paul Hernandez, Giuseppe Laras, Vittoria Prisciandaro, Roberto Vignolo. Il regolamento, la domanda di partecipazione, la locandina del Premio e altre informazioni sono disponibili sul sito www.martiniaward.it.
A ottobre il primo volume dell’Opera omnia
La Fondazione fa sapere che per metà ottobre è prevista l’uscita e la presentazione a Milano del primo volume dell’Opera omnia di Carlo Maria Martini che raccoglierà i testi completi delle dodici edizioni della Cattedra dei non credenti ideate e guidate personalmente dal Cardinale tra il 1987 e il 2002. Nelle numerose serate pubbliche che si svolgevano all’Università Statale, l’Arcivescovo di Milano è riuscito a coinvolgere circa una sessanta personalità di spicco nell’ambito della filosofia e della scienza, della letteratura e della teologia. Il volume “Le Cattedre dei non credenti” (edito da Bompiani) sarà prenotabile anche on line. «Il progetto dell’Opera omnia – spiegano i promotori – nasce con l’intento di conservare e diffondere il patrimonio e l’eredità di uno dei più grandi protagonisti dell’ultimo secolo e si propone di offrire al pubblico una serie di volumi che raccontino la ricerca, le intuizioni e le scelte più importanti del biblista, del gesuita, dell’arcivescovo, dell’uomo del Vangelo, seguendo un criterio contemporaneamente cronologico e tematico».
In una lunga intervista pubblicata su Il Segno nel 2002, al termine del suo mandato episcopale, il cardinale Martini ricordava la nascita Cattedra dei non credenti: «Mi è nata da un suggerimento del cappellano delle carceri, don Melesi. Ci pensai per un paio d’anni, poi mi venne in mente l’apologo raccontato da Ratzinger, nel suo libro sul Credo, di quel rabbino che dice: “Forse è vero, forse non è vero”, a dimostrare che c’è in noi il credente e il non credente. Fu allora che mi venne in mente di strutturare l’idea così, cioè di dar voce al non credente che è in noi, con l’aiuto di non credenti». Per ulteriori info contattare la Fondazione Carlo Maria Martini, piazza San Fedele 4, Milano (tel. 02.863521; info@fondazionecarlomariamartini.it).