Dopo due anni dedicati al libro dell’Esodo quest'anno si torna al Nuovo Testamento, con la guida all’itinerario dal titolo «Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù»
Nella Proposta pastorale per il 2019/2020 l’Arcivescovo ha raccomandato un attento ascolto della Lettera di Paolo ai Filippesi. Monsignor Delpini ha chiesto che anche i Gruppi di ascolto della Parola dedichino l’anno pastorale all’approfondimento della cosiddetta «Lettera della gioia». La guida all’itinerario per i Gruppi di ascolto della Parola dal titolo «Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù» (In Dialogo, 128 pagine, 8.50 euro) si propone appunto di ascoltare e meditare la Lettera ai Filippesi.
Leggere Paolo è sempre una scommessa. Caratteristica dell’apostolo non è la chiarezza, ma la densità. Paolo procede a ondate, con un linguaggio carico e spesso complesso. Inoltre il fedele che partecipa all’Eucaristia domenicale ascolta nella proclamazione della seconda lettura testi presi qua e là dall’epistolario paolino, senza rendersi conto di come una Lettera sia costruita, quale finalità abbia e quale sia la sua profondità teologica. A ciò si aggiunge l’usanza pressoché universale di non prendere in considerazione Paolo nella predicazione, così che l’opacità dell’Apostolo si inspessisce.
Quella ai Filippesi non è una delle grandi lettere teologiche (come Galati e Romani) e nemmeno di quelle in cui la situazione della comunità chiede a Paolo una serie di interventi circostanziati (come la Prima ai Corinti). Nella Lettera ai Filippesi prevale il tono della consolazione, della gioia, dell’affetto. Inoltre la sua brevità (quattro capitoli) permette di ascoltarla e meditarla per intero, dall’inizio alla fine, senza alcuna omissione, raccogliendo tutti gli spunti utili alla vita personale e alla condivisione nella comunità cristiana di oggi.
Una Lettera che fa trasparire la grande umanità di Paolo, la sua simpatia per la prima comunità della Macedonia da lui fondata, la profonda comunione che lo lega a questi cristiani. Soprattutto si evidenzia il grande amore di Paolo per il Signore Gesù, la cui vicenda è sintetizzata mirabilmente dall’inno del capitolo secondo, la totale dedizione dell’antico persecutore alla causa del Vangelo.
Questi i temi degli incontri dell’Itinerario:
1. Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi (Fil 1,1-11)
2. Per me vivere è Cristo! (Fil 1,12-26)
3. Per questo Dio lo super-esaltò ((Fil 2,1-11)
4. Dedicatevi alla vostra salvezza… (Fil 2,12-30)
5. Fratelli, fatevi insieme miei imitatori (Fil 3,1-4,1)
6. Siate sempre lieti nel Signore (Fil 4,2-9)
7. Sono ricolmo dei vostri doni (Fil 4,10-23)