Videointervista all’Arcivescovo e a Tawadros II a margine del loro cordiale incontro nella nuova sede episcopale milanese della comunità ortodossa in via Gaggia: «Siamo Chiese sorelle»
di Annamaria
Braccini
Un’accoglienza che è il segno palpabile della fraterna amicizia tra Chiese sorelle. Un rapporto che si è incrementato negli anni con un ecumenismo di base e di vertice che si rende evidente anche solo a dare uno sguardo veloce al complesso di via Gaggia, zona sud-est di Milano, dove ha trovato nuova e moderna sede la Diocesi di Milano della Chiesa ortodossa copta. Realtà che l’Arcivescovo visita di prima mattina, venendo accolto da Sua Santità papa Tawadros II dei Copti, a sua volta reduce dai giorni trascorsi in Vaticano dove ha incontrato papa Francesco.
«I nostri rapporti sono di amicizia: qui a Milano le confessioni cristiane hanno buoni rapporti e si fanno carico di una città che ha bisogno di Vangelo e che, talvolta, nemmeno lo sa», dice l’Arcivescovo in apertura del breve dialogo che si svolge in un ampia sala di rappresentanza ricca di immagini sacre e dei pastori cari alla Chiesa copta, presenti la nutrita delegazione degli ospiti e quella della Chiesa ambrosiana, formata da monsignor Luca Bressan, vicario episcopale di Settore e presidente della Commissione per l’Ecumenismo e Dialogo, e dal diacono permanente Roberto Pagani, responsabile del Servizio diocesano Ecumenismo e Dialogo.
Chiese amiche
«La storia di Milano è conosciuta per i suoi grandi santi e siamo contenti di essere qui come Chiese amiche», sottolinea Tawadros, ricordando la fondamentale importanza della catechesi rivolta alle giovani generazioni nella quale la Chiesa copta è impegnata con molti incontri ed eventi. Il pensiero, anche dell’Arcivescovo, torna ai giovani e alle complessità trasversali che incontra, attualmente, ogni fede impegnata nella formazione giovanile.
Richiamando il viaggio in Egitto svoltosi qualche tempo fa con i giovani sacerdoti ambrosiani, monsignor Delpini sottolinea: «Viviamo un tempo ricco di novità e sfide e i Copti, qui a Milano, con la loro fedeltà alla liturgia, alla famiglia, alla preghiera, ci offrono una testimonianza e ci incoraggiano. Registriamo una difficoltà nella catechesi, vi sono problemi seri per la trasmissione della fede, ma il Signore ci aiuterà ad affrontare anche questi tempi dandoci il coraggio di perseverare nella fede».
«L’educazione spirituale dei bambini e l’insegnamento religioso, anche in Paesi dove si è una piccola minoranza, sono fondamentali», conclude Sua Santità, ricordando la celebrazione svoltasi ieri presso la grande chiesa dell’Annunciazione a Paderno Dugnano, che ha visto la presenza di oltre 100 giovani copti. Una grande partecipazione di fedeli che si replica nella Divina liturgia presieduta da papa Tawadros II, concelebrata da quattro Vescovi e decine di sacerdoti nella chiesa gremita da gente di tutte le età, dai bimbi in braccio alle loro mamme agli anziani.
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