A Sant’Anselmo intense giornate estive tra giochi, preghiera, animazione e gite. Tutti i giorni un momento fisso per fare i compiti. «Non c’è pericolo di annoiarsi - spiega il responsabile Vito Casalino -. E il sorriso dei bambini ripaga il nostro impegno»

di Cristina Conti

Vito Casalino
Vito Casalino

Momenti di preghiera, gioco insieme, compiti. Sono gli ingredienti principali dell’oratorio estivo in pieno svolgimento nella parrocchia di Sant’Anselmo a Baggio, alla periferia ovest di Milano. «Ci sono circa un centinaio di ragazzi – spiega Vito Casalino, responsabile laico dell’oratorio -. Non sono tantissimi perché siamo circondati da scuole elementari, medie e scuole per l’infanzia, e perché Milano, in estate, offre molte alternative ai genitori».

La giornata inizia tra le otto e le nove del mattino con l’accoglienza. Alle 9.30 c’è il richiamo con la musica, poi iniziano i balli, il momento di preghiera e una scenetta degli animatori che introduce al tema dell’oratorio estivo 2018, “All’Opera”. «Abbiamo una ventina di animatori, molto attivi nel coinvolgere i ragazzi. Sono sempre i primi a “buttarsi”, soprattutto nei balli – aggiunge Casalino -. La loro formazione non avviene solo a ridosso delle vacanze estive, anche nel resto dell’anno organizziamo momenti a loro dedicati».

La mattinata trascorre veloce, tra un gioco e l’altro, fino a mezzogiorno, quando ci si ritrova insieme per il pranzo. «Al pomeriggio abbiamo previsto uno spazio di tempo libero per i ragazzi, in cui possono scegliere di stare all’interno della struttura oppure fuori, all’ombra, perché fa molto caldo», precisa. Tante le attività proposte: dalla visione di film ai giochi di società, dalle partite a calcetto alle sfide di ping-pong. Un’auletta è specificamente destinata alla preghiera. Nel prosieguo del pomeriggio, poi, si dà spazio ai laboratori, una decina, legati al tema dell’anno. «Proponiamo teatro, danza, musica, scacchi, cucito, art attack, puzzle, Lego e fotografia, grazie a un esperto della nostra parrocchia che si è messo a disposizione», sottolinea Casalino. La vera novità di quest’anno è un orario fisso in cui poter fare i compiti, mentre negli anni scorsi venivano organizzati alcuni momenti in settimana, divisi per fasce d’età. «L’idea è piaciuta a molti ragazzi, anche più di quanto ci aspettavamo, perché è un modo per portarsi avanti con la scuola prima di partire con i genitori per il mare o la montagna», dice Casalino.

I giochi sono divisi per fasce di età: prima, seconda e terza elementare (chiamati i mini), quarta e quinta (i medi) e le medie (i maxi). A seconda delle età ci sono esigenze formative diverse e capacità particolari da sviluppare. Se infatti per il primo gruppo si punta su giochi ambientati e dedicati alla scoperta di sé, oppure sui gioconi, per il secondo si preferiscono quelli competitivi e per il terzo si prediligono le attività che rispondono al bisogno di sfogarsi e scatenarsi. «Abbiamo deciso di chiamare le diverse squadre con il nome di pietre preziose: ci sono gli Zaffiri blu, gli Smeraldi verdi, i Rubini rossi e i Topazi gialli. Quest’anno, dato il tema dell’oratorio estivo, questi nomi rappresentano anche l’uomo che trasforma il creato», precisa Casalino.

Concludono il pomeriggio alcune scenette, gli avvisi per i giorni successivi e la preghiera finale. Dopo la merenda, alle 17 si aprono i cancelli in attesa dell’arrivo dei genitori. «Tra le 17.15 e le 20 facciamo poi un momento di preghiera con gli animatori, seguito da una verifica della giornata e dalla programmazione. Tante le idee, le proposte che emergono. E il sorriso dei bambini il giorno seguente ripaga sempre», aggiunge.

Il martedì è giorno di gita: la prima meta è stata il Museo Africano. «Una giornata splendida, senza un momento di noia. I ragazzi si sono divertiti a partecipare ai tanti laboratori proposti», racconta Casalino. In programma ci sono il Sacro Monte di Varese e le miniere di Piani dei Resinelli, collegate al lavoro umano. Per il terzo anno consecutivo, inoltre, l’oratorio aderisce alla proposta delle Acli: lunedì 25 giugno ci saranno laboratori con i loro educatori, che avranno per tema la sostenibilità e l’uso responsabile delle risorse.

Anche il giovedì, infine, è giorno di uscita: «È la giornata dedicata alla piscina. Andiamo ad Acquatica a piedi, perché è qui vicino. Ormai dal 2013 è diventato un appuntamento fisso che piace molto ai ragazzi», conclude Casalino.

 

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