Alla Sala San Satiro la X edizione dell’appuntamento promosso da Città dell’Uomo, con “lectio” di monsignor Giuseppe Angelini
di Luciano
CAIMI
Presidente di Città dell’uomo
Lunedì 11 novembre, dalle 18 alle 20, presso la Sala San Satiro di Milano (piazza Sant’Ambrogio 15), l’associazione Città dell’uomo promuove la X edizione della Cattedra “Giuseppe Lazzati”. Alla presentazione del presidente di Città dell’uomo, Luciano Caimi, seguirà la lectio di monsignor Giuseppe Angelini (già preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale) su «La “questione giovanile”: profili pastorale e civile». Il presidente Caimi introduce così la serata.
Il tema di quest’anno è suggerito da tre ragioni obiettive. La prima concerne la “questione giovanile”, come problema oggettivamente centrale nel contesto delle nostre società avanzate e globalizzate. A ritmo incalzante, sui giovani vengono proposte indagini dalle quali emerge una realtà variegata, in continuo divenire. I problemi connessi al loro inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro s’intersecano con quelli attinenti la conquista dell’autonomia, la gestione della dimensione affettiva e relazionale, la definizione del senso complessivo del vivere. Tutto questo entro un quadro non semplice di relazioni intergenerazionali, reso complicato dalle differenti culture comunicative (linguaggi, strumenti), con i giovani, diversamente da molti adulti, sempre più legati a social e Internet.
La seconda ragione riguarda l’interesse della Chiesa verso la realtà giovanile, che si è espressa in modo particolarmente significativo anche attraverso il Sinodo dei vescovi dell’ottobre 2018 su «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». Il 25 marzo scorso papa Francesco ha emanato l’Esortazione apostolica post-sinodale Christus vivit. Un documento di notevole interesse, dove viene affermata non in termini generici e retorici la fiducia della Chiesa verso le nuove generazioni per il futuro non solo del cristianesimo, ma del mondo intero. A condizione che ciascun giovane abbia il coraggio di “mettersi in cammino”, corrispondendo generosamente alla propria vocazione. Naturalmente a essere interpellata è anche la pastorale giovanile, bisognosa di slanci coraggiosi in avanti, ma radicati sulla figura di Gesù e del suo Vangelo.
La terza ragione ha a che fare con Giuseppe Lazzati, fondatore di Città dell’uomo. Conosciamo l’intensità e la lungimiranza del suo pluridecennale impegno a favore della gioventù. In lui vi era un bruciante desiderio di accompagnare i giovani nella difficile e decisiva “arte” del discernimento vocazionale. Decisiva, perché dalla scoperta del “proprio posto nel mondo” e dalla conseguente decisione di procedere al fine di conferire forma concreta a quell’intuizione discendeva (e discende) la possibilità, per ciascuno, di realizzarsi in pienezza, come uomo e come cristiano: dunque di trovare risposta all’agognato desiderio della personale felicità. In proposito, l’opera meritoria svolta da Lazzati, specialmente all’Eremo di San Salvatore sopra Erba, è ben presente alla memoria di molti di noi.
Tre ragioni, dunque, che ci sembra legittimino pienamente il tema della X edizione della Cattedra intitolata al prof. Lazzati. Ricordiamo, infine, che i testi delle prime nove Cattedre sono stati raccolti nel volume, a cura di chi scrive, Percorsi di senso. Fra dimensioni civile ed ecclesiale. Cattedra “Giuseppe Lazzati” 2010-2018 (Morcelliana, Brescia 2019).