Tra ottobre e novembre la sessione plenaria per i diversi cicli di istruzione, in seguito gli incontri sul territorio. Il responsabile don Rota: «Percorsi studiati anche tenendo conto degli ultimi due anni di isolamento»

di Stefania Cecchetti

ora di religione

Insieme alla scuola riprende anche il percorso di formazione proposto agli insegnanti di religione dal Servizio per l’insegnamento della religione cattolica (Irc) della diocesi. Ne parliamo con il responsabile don Gian Battista Rota: «I corsi di quest’anno recepiscono l’auspicio dell’arcivescovo Delpini nel suo messaggio di augurio e incoraggiamento per l’inizio dell’anno scolastico (leggi qui) – spiega -. Nel testo l’Arcivescovo parla della bellezza e del privilegio di andare a scuola: un tempo speciale, speso per occuparsi del proprio futuro personale, che è anche il futuro della comunità in cui viviamo. Abbiamo studiato i percorsi formativi cercando anche di tenere conto dei due anni appena trascorsi, segnati dall’isolamento della pandemia».

Il programma

Come di consueto, la proposta formativa prevede un’introduzione plenaria che lancia il tema per le diverse fasce di età: una giornata che si svolge solitamente tra settembre e ottobre e che anche quest’anno sarà online e fruita in piccoli gruppi sul territorio: «Quando abbiamo progettato il percorso non era ancora chiaro come si sarebbero evolute le normative Covid, quindi abbiamo optato per una soluzione mista – spiega don Rota -. Si comincia l’8 ottobre con la giornata per insegnanti della scuola dell’Infanzia, il 23 ottobre con la Primaria e il 6 novembre con la Secondaria di primo e secondo grado». Successivamente all’introduzione plenaria, durante l’anno i gruppi territoriali si ritroveranno per altri due o tre incontri, coadiuvati da un esperto per sviluppare la tematica e coordinati da un referente territoriale.

Temi e metodi

«Per la giornata plenaria della Scuola dell’infanzia – illustra don Rota – abbiamo dato spazio alla risorsa educativa del gioco libero, erroneamente liquidato da alcuni come attività casuale, in realtà dispositivo cruciale nel promuovere lo sviluppo dei bambini. Insistiamo in modo particolare sul gioco come strumento per favorire la relazione, che è stata negata o vissuta in modo parziale durante i mesi della pandemia».

Al centro della proposta per la Primaria, invece, il metodo laboratoriale come via privilegiata per l’apprendimento: «Attraverso il metodo del laboratorio l’alunno diventa attore delle proprie conoscenze – sottolinea don Rota -. Spunto e occasione per incominciare quello che sarà un triennio dedicato alla riflessione su questo metodo è il tema della santità. Dove il termine, che ad alcuni potrà apparire un po’ desueto, indica in realtà qualcosa di molto vicino alla quotidianità di tutti, cioè la ricerca di una via per interpretare la vita in modo attraente e bello».

Infine, i percorsi per la Secondaria di primo e secondo grado saranno incentrati sulla bellezza del cristianesimo, come verità e splendore della carne. Continua don Rota: «Ci sarà una fondazione teologica dell’estetica cristiana a cura del professor Silvano Petrosino. Approfondiremo poi nella concretezza i contenuti teologici grazie al giornalista Luca Frigerio e alla direttrice del Museo diocesano Nadia Righi, che accompagneranno gli insegnanti all’incontro concreto con opere artistiche presenti sul territorio della diocesi. Un modo per elevare lo sguardo e gli affetti del cuore a una bellezza concreta, che racconta le tradizioni della fede cristiana che l’hanno generata».

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