Ha guidato la Congregazione complessivamente per 24 anni, svolgendo un servizio apprezzato per la sua sapienza spirituale
È stato celebrato questo pomeriggio nella chiesa parrocchiale dell’Immacolata di Brescia il funerale di padre Giuseppe Rossi, già Superiore generale dei pavoniani, scomparso il 28 febbraio nella Casa di riposo dei Guanelliani di Caidate (Varese), dove risiedeva da gennaio.
Padre Rossi è stato Superiore generale della Congregazione dal 1972 al 1984, dal 1990 al 1996 e dal 1996 al 2002, portando la sede operativa della Curia generale all’Istituto Pavoni di Tradate (Varese).
«Maestro dei novizi, ha accompagnato molti giovani religiosi nel cammino di consacrazione – lo ricorda padre Ermenegildo Bandolini, Superiore della Comunità religiosa -. Nello svolgimento di questi compiti ha potuto approfondire vari aspetti della figura di San Lodovico Pavoni e di commentarne gli scritti. Il suo lavoro è confluito poi nella pubblicazione di una serie di testi assai preziosi per tutta la nostra Congregazione e per chiunque voglia conoscere più in profondità il nostro Santo fondatore».
Negli anni trascorsi a Tradate, come pure in quelli vissuti all’Opera Pavoniana di Brescia (2005-2016), padre Rossi ha collaborato con il clero locale e con diverse comunità religiose, soprattutto femminili. Dopo che il morbo di Parkinson, dal 2016, ha iniziato a consumare le sue forze, ha trascorso gli ultimi anni a Genova, dove un’ala dell’Istituto Pavoniano Fassicomo era adibita a infermeria, prima di essere trasferito a Caidate.
Nel trasmettere alla famiglia pavoniana il cordoglio e la partecipazione nella preghiera dell’Arcivescovo e di tutti coloro che nella Diocesi ambrosiana hanno avuto modo di apprezzare il prezioso servizio di padre Rossi, monsignor Walter Magni, Vicario episcopale per la Vita consacrata, ricorda gli incarichi di rilievo da lui svolti «mettendo a disposizione la sua sapienza spirituale».