Anche quest’anno il francescano ha organizzato l’Oratorio estivo nella parrocchia latina della città martoriata dalla guerra. Il tema è «Con te, cresco»

di Silvio Mengotto

Oratorio Aleppo

Come nell’estate 2017, anche quest’anno, in giugno e luglio, nella parrocchia latina di San Francesco d’Assisi ad Aleppo (Siria), padre Ibrahim Alsabagh ha organizzato l’Oratorio estivo, il Grest, dal titolo «Con te, cresco». L’iniziativa – come si legge nella lettera che il francescano ha inviato agli amici e alle parrocchie con le quali si è gemellato (tra le quali la milanese di San Michele Arcangelo in Precotto) – «nasce dal desiderio comune sia dei genitori, sia della Chiesa, che i nostri bambini crescano dal punto di vista umano e spirituale».

Nel nuovo libro Viene il mattino (Ed. Terra Santa) padre Ibrahim sottolinea che occorre «riparare la casa e guarire i cuori», soprattutto quelli feriti dei bambini, che sono il presente e il futuro di Aleppo. Per questo, durante la guerra, non ha mai interrotto l’oratorio: uno spazio di vita importante per i bambini.

«Il punto focale ed essenziale della nostra settimana – continua la lettera – è la Santa Messa domenicale, attorno alla quale tutto ruota e tutto acquista senso e forza». Proprio durante la guerra molti talenti dei bambini sono stati mortificati: è quindi urgente il bisogno di riscoprirli e valorizzarli. Per questo sono state organizzate iniziative particolari: «Un corso intensivo di lingua inglese per i bambini che lo desiderano… Lo stesso per chi manifesta un talento musicale o per chi è più portato per lo sport, faremo dei corsi di nuoto, pallacanestro e calcio… Poi spazio per lezioni di pittura, lavori manuali e lezioni di cucina».

A frequentare l’oratorio sono più di 350 bambini. A differenza dello scorso anno (quando furono accolti più di 860 giovanissimi), quest’anno si è voluto incoraggiare anche i “parroci degli altri Riti che si trovano ad Aleppo a proporre loro stessi questa esperienza ai bambini delle loro comunità». Una particolare priorità è stata rivolta all’adozione delle parrocchie di Midaan e Jabrieh, le zone più povere di Aleppo, dove vengono accolti «quasi trecento bambini di tutti i Riti». L’esperienza si è arricchita con il coinvolgimento complementare delle suore di Santa Maria ausiliatrice, tornate ad Aleppo, alle quali è stato proposto «di prendere tutti i bambini del nostro centro che sono sotto i sei anni di età. Attualmente gli iscritti di questa fascia d’età sono 145. Con le Suore stiamo andando avanti anche per coprire le spese di questo oratorio. Ad Azizieh, nel nostro centro, una cinquantina fra accompagnatori, collaboratori e professori specializzati sono all’opera dall’inizio di maggio per organizzare gli spazi e coordinare il lavoro».

In tutta Aleppo sono centinaia «i fedeli cristiani mobilitati nei diversi centri parrocchiali per preparare gli oratori estivi. Speriamo – conclude padre Ibrahim – che questo fuoco di carità divori tutta la nostra città, anzi anche tutto il mondo».

 

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