Le indicazioni dell’Ufficio amministrativo diocesano a seguito dell’appello lanciato dal cardinale Scola e dalla risposta delle comunità ambrosiane
Il flusso migratorio verso e in transito dal nostro Paese ha assunto nell’ultimo periodo un livello rilevante e non previsto a causa di fattori contingenti ed esterni al territorio nazionale. L’Arcivescovo ha sollecitato la Diocesi, attraverso le realtà parrocchiali e religiose, a consentire l’accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti asilo già presenti sul territorio e coinvolti nell’attuale flusso migratorio.
In ragione di tale sollecitazione pastorale e per dare seguito alle risposte che la Diocesi sta offrendo al tema, l’Ufficio Amministrativo Diocesano, d’intesa con Fondazione Caritas Ambrosiana, ha definito la seguente procedura finalizzata alla realizzazione di una ospitalità diffusa presso le realtà territoriali della Diocesi.
La Parrocchia che si dichiari disponibile ad accogliere cittadini stranieri richiedenti asilo è tenuta a prendere contatto con la Caritas Ambrosiana per programmare una visita in loco e verificare l’idoneità dell’alloggio all’ospitalità. Al fine di velocizzare la procedura, la Parrocchia già in questa occasione, dovrebbe avere la possibilità di produrre una piantina catastale dell’immobile.
Verificata l’idoneità e la condizione di abitabilità dell’immobile, la Caritas Ambrosiana comunicherà alla Parrocchia il nominativo dell’ente che si occuperà dal punto di vista logistico dei cittadini stranieri richiedenti asilo che verranno ospitati nell’alloggio parrocchiale identificato.
La Parrocchia, dopo aver ricevuto comunicazione in merito alla identità di tale soggetto, è tenuta a predisporre istanza di comodato e relativa bozza contrattuale, che dovranno essere attentamente adeguate alla fattispecie contrattuale in sottoscrizione. L’ufficio amministrativo diocesano, secondo l’abituale iter autorizzativo, provvederà ad autorizzare le parti alla sottoscrizione del contratto di comodato gratuito debitamente compilato in ogni sua parte.