Offrirà prima accoglienza e ascolto a chi si dichiara vittima di abusi in ambito ecclesiale. L’Arcivescovo in Duomo per la Giornata nazionale di preghiera: «Lo Spirito ci insegni le vie per prenderci cura delle vittime degli abusi, nessuno si senta abbandonato»
Oggi, in occasione della prima Giornata nazionale di preghiera per le vittime promossa dalla Conferenza episcopale italiana, l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, ha promulgato un decreto con il quale costituisce il Servizio di ascolto del Referente diocesano per la Tutela dei Minori: un nuovo strumento per prevenire e contrastare gli abusi a danno dei minori e delle persone vulnerabili. Il Servizio avrà il compito di offrire «prima accoglienza e ascolto di coloro che si dichiarano vittime di abusi in ambito ecclesiale, avvenuti nel passato o attuali, così come delle persone che sono a conoscenza di una situazione di presunto abuso in ambito ecclesiale».
La celebrazione in Duomo
«Invochiamo lo Spirito che illumini la nostra Chiesa – ha detto l’Arcivescovo nel corso della celebrazione che si è svolta oggi pomeriggio in Duomo, in occasione della Giornata nazionale di preghiera -. Ci insegni le vie per prenderci cura delle vittime degli abusi perché nessuno si senta abbandonato. Ci ispiri a rendere sempre più adeguati gli strumenti di formazione e prevenzione che nella nostra Diocesi prendono forma più precisa e articolata».
E rivolgendosi in particolare alle vittime, ha sottolineato: «Invochiamo lo Spirito che scenda nel cuore di chi soffre e sia medicina per le ferite. L’abuso sui piccoli, sui minori, sui fragili è un dramma che lascia ferite profonde, forse inguaribili; le vittime di abusi sono ferite nella loro più profonda intimità, nella stima di sé, nella fiducia nella vita, nella spontanea aspettativa di ricevere bene dagli adulti che stanno vicini».
In allegato il testo della meditazione proposta da monsignor Delpini in Duomo.
Il contrasto al fenomeno
Con il nuovo Servizio si rafforza la strategia di contrasto al fenomeno degli abusi in ambito ecclesiale, così come è definita dalle Linee guida per la Tutela dei Minori e delle persone vulnerabili della Cei.
Al Referente diocesano per la Tutela dei Minori, organismo istituito il 23 febbraio 2019, è assegnato «il compito di coordinare e accompagnare l’impegno della diocesi in questo ambito, con particolare riferimento alla promozione pastorale, informazione e formazione, al fine di favorire una vera cultura di prevenzione degli abusi sessuali, considerati anche nel loro rapporto con gli abusi di potere e di coscienza». Fin dalla sua costituzione, il ruolo di Referente diocesano è stato affidato, con nomina dell’Arcivescovo, all’ex presidente del Tribunale di Milano, dottoressa Livia Pomodoro.
Ulteriore organismo rimane la Commissione diocesana per la tutela dei minori, istituita dall’Arcivescovo l’11 febbraio 2019, a cui sono affidate «competenze relative alla prevenzione e alla formazione, in particolare con riferimento alla predisposizione, all’aggiornamento e all’attuazione di linee guida diocesane nell’ambito della tutela dei minori». Nel novembre 2019 la Commissione ha pubblicato il volume Formazione e prevenzione (Centro Ambrosiano), che contiene le linee guida diocesane in materia di prevenzione.
Per individuare i Responsabili del Servizio di ascolto «sono stati considerati attentamente i requisiti previsti dalle indicazioni nazionali. Nello svolgimento del loro incarico, potranno riferirsi a uno o più membri dell’équipe di esperti del Referente diocesano per la Tutela dei Minori, per ricevere indicazioni o suggerimenti». Il Servizio è affidato a Sara Pelucchi e Loris Benedetti, che entrano a far parte dell’équipe di esperti del Referente diocesano per la tutela dei minori, insieme a don Enrico Castagna, rettore del Seminario arcivescovile, che resta anche membro della Commissione diocesana per la tutela dei minori presieduta dal Vicario generale, monsignor Franco Agnesi.