Nella parrocchia di Maria Madre della Chiesa la ventiseiesima edizione della festa della comunità filippina. Alle 16 la Messa presieduta da don Walter Cazzaniga
di Emilia
FLOCCHINI
La ventiseiesima edizione della festa del Santo Niño di Cebu per i filippini di Milano e dintorni ha il suo culmine domenica 19 gennaio, presso la parrocchia di Maria Madre della Chiesa a Milano, nel quartiere di Gratosoglio. La devozione a quell’immagine di Gesù Bambino è uno degli elementi fondanti dell’identità nazionale filippina: risale al XVI secolo, al tempo della conquista dell’isola da parte del regno di Spagna con la spedizione di Ferdinando Magellano.
I festeggiamenti a Gratosoglio sono cominciati sabato 11 gennaio, con l’arrivo della copia del Santo Niño abitualmente venerata nella chiesa di Santa Maria della Consolazione a Milano. Nel corso della settimana, al termine della Messa feriale delle 17, preghiera della novena al Santo Niño, tradotta in italiano.
La processione di domenica inizia alle 14 e si svolge lungo le vie Costantino Baroni e Michele Saponaro. Come a Cebu, i partecipanti portano con sé le immagini del Santo Niño che hanno in casa, muovendosi a passo di danza: è il sinulog («onda»). Alle 16 don Walter Cazzaniga, decano dei Navigli, presiede la Messa nella chiesa di Maria Madre della Chiesa.
Don Alfredo Cermenati, parroco di Maria Madre della Chiesa e di San Barnaba in Gratosoglio, ha accolto volentieri la proposta di don Alessandro Vavassori, incaricato per i Migranti della Zona IV e suo compagno di ordinazione sacerdotale: «È un’occasione anche per riconoscere la presenza discreta e laboriosa delle famiglie filippine tra noi e la testimonianza di fede e di amore di cui arricchiscono le nostre comunità e il quartiere».