Dopo la pausa dovuta al Covid, torna l’appuntamento con la giornata di incontro, animazione e preghiera insieme alla comunità dei seminaristi e all’Arcivescovo, che al mattino presiederà la Messa e nel pomeriggio un momento vocazionale
di Ylenia
SPINELLI
Dopo tre anni di restrizioni dovute alla pandemia, lunedì 1° maggio torna la tradizionale Festa del Seminario, un’opportunità per vivere un’intera giornata nella comunità di Venegono, in un clima gioioso e di preghiera. «Inizialmente era la festa dei genitori dei seminaristi, invitati per la Messa con l’Arcivescovo e per un pranzo insieme – spiega il vicerettore del Quadriennio don Fabio Molon -. Poi questa giornata è diventata l’occasione per invitare i giovani e presentare loro i diaconi prossimi all’ordinazione. Oggi la Festa del 1° maggio coinvolge tutto il Seminario che apre le sue porte alla Diocesi per farsi conoscere e far incontrare i seminaristi che lo abitano».
La Messa
La giornata inizierà con la Messa in Basilica, presieduta dall’Arcivescovo. «La sua presenza – sottolinea il Vicerettore – esprime la sua attenzione per il Seminario, per il cammino di discernimento dei seminaristi, ma anche per i cammini vocazionali proposti. Il desiderio che muove la festa è che i giovani presenti possano incontrare la Chiesa di oggi e di domani». Dopo la Messa ci sarà la possibilità di pranzare in Seminario, in uno dei diversi stand gastronomici presenti e si potranno fare acquisti presso i mercatini allestiti dalle associazioni di volontariato.
Sport, mostre e musica
Nel pomeriggio la festa si arricchirà di tante proposte per tutte le fasce di età, a cominciare dalla decima edizione del torneo di calcio a 5. Per i più piccoli ci saranno i giochi sportivi promossi dal Csi di Milano, il percorso “pompierini” organizzato dall’associazione Amici dei pompieri di Lazzate e alcune attività ludiche proposte dalla Protezione Civile di Varese.
Gli adulti potranno visitare la mostra sui fidei donum proveniente dal Festival della Missione, quella sul Santo Sepolcro di Gerusalemme e l’installazione Extrema Ratio di Caritas ambrosiana che ripropone una cella del carcere a grandezza naturale che permette di farsi un’idea su come vivono i detenuti. Sarà l’occasione per i seminaristi, che in quarta teologia svolgono il servizio di Pastorale speciale in carcere, di raccontare la loro esperienza. Nel primo pomeriggio, inoltre, ci sarà la possibilità di ascoltare tanta musica, eseguita dalla banda di Capolago e da una band di giovani di Bresso.
La Festa del 1° maggio è anche un’opportunità per visitare il Seminario, posto in cima alla collina di Venegono. Proprio qui il cardinale Schuster volle costruire un imponente edificio in cui i futuri preti potessero essere educati in un clima di concentrazione e raccoglimento. La prima pietra fu posta nel 1928 e nel 1930 furono ospitati i primi seminaristi. Tra tutti gli edifici spicca la torre alta 64 metri che, a partire dagli anni Trenta e per quasi mezzo secolo, è stata sede dell’Osservatorio di Fisica Terrestre, le cui attività e rilevazioni spaziavano nel campo della meteorologia, climatologia, sismologia e persino radiazione cosmica.
Visita guidata
Ma il Seminario di Venegono può vantare, insieme alla biblioteca con un patrimonio librario di oltre 140 mila volumi, anche un Museo di Storia naturale dedicato ad Antonio Stoppani, prete ambrosiano e insegnante in Seminario. Nelle vetrine si possono ammirare collezioni di fossili, rocce, minerali e animali, tra i quali il gigantesco coccodrillo del Nilo.
«Oltre al Museo – spiega don Fabio -, in quattro diversi orari (14.30-15.00-15.30-16.00), sarà possibile partecipare a una visita guidata dai seminaristi, i quali, oltre a presentare l’aspetto artistico di alcuni luoghi, racconteranno la vita quotidiana nella comunità di Venegono e l’origine della loro vocazione».
Inoltre, alle 17, nel contesto di un piccolo spettacolo di musica e giochi, i 15 diaconi prossimi all’ordinazione presbiterale si presenteranno in modo particolare ai giovani. Non mancherà un momento di preghiera guidato dall’Arcivescovo per le vocazioni sacerdotali e alla vita consacrata.