Duomo Cattedrale/Duomo Notizie – Mensile degli Amici del Duomo

Dal 21 ottobre al 2 dicembre gli incontri di spiritualitàper gli impegnati nelle realtà sociali e politiche «DALLE BEATITUDINI ALLA CITTÀ»

Lo sforzo della diocesi di Milano per realizzare questo incontro è decisamente imponente, considerato i 44 incontri organizzati che coinvolgono tutti i decanati, il numero dei relatori e, soprattutto, qualora si tenga conto dell'entità degli inviti che, a livello locale, vengono rivolti a tutti coloro che possono essere interessati alla iniziativa. I numeri non qualificano certamente questa iniziativa, ma confermano l'importanza che la Chiesa attribuisce all'iniziativa che è pensata e voluta per testimoniare la vicinanza e l'affetto verso tutti coloro che si impegnano quotidianamente, nonostante tutto e tutti, alla edificazione di una società più giusta e rispettosa della persona e dei suoi bisogni.

Un nuovo servizio promosso dall’Istituto Sacra Famiglia NASCE LA RIABILITAZIONE DOMICILIARE

L'iniziativa è completamente gratuita per il cittadino perché convenzionata con la Regione Lombardia e copre il territorio di Milano e provincia. Per accedervi basta l'impegnativa del medico di base a cui seguirà una visita fisiatrica per la valutazione della patologia e della relativa terapia e immediatamente dopo si avvierà il servizio a domicilio. Al nuovo domiciliare, che comprende la fisioterapia e la logopedia, possono accedere bambini, adulti e anziani con patologie post-acute.

La vicenda della scuola araba di via Quaranta OLTRE L’EMERGENZA, DIALOGO E LEGALITÀ

Vanno ribadite le parole del card. Tettamanzi: «Ho l'impressione che su problemi come quello si arrivi sempre troppo tardi. Decidere sull'emergenza non è la cosa migliore. Si tratta del diritto di ogni essere umano a una educazione rispettosa delle identità, del luogo, dell'ambiente, della legalità del Paese. Arrivare a una giusta integrazione è un processo».

Perplessità degli Uffici diocesani lombardi di Pastorale del lavoro sulla normativa regionale che amplia l’apertura festiva e domenicale dei negozi “SALVARE” LA DOMENICA SIGNIFICA “SALVARE” L’UOMO STESSO

Nota degli Uffici diocesani lombardi di Pastorale del lavoro sulla normativa regionale sull'apertura festiva e domenicale dei negozi. Infatti la recente Legge Regionale 28 novembre 2007 n. 30, "Normativa in materia di orari degli esercizi commerciali" porta con sé una serie di novità di rilievo. In particolare, una forte estensione della possibilità di apertura domenicale di negozi e centri commerciali, giunta a ridosso delle festività natalizie, ma destinata a permanere. Tutto ciò non può non suscitare perplessità ed interrogativi cui dà voce la nota, così che la riflessione su temi che riguardano da vicino ritmi e stili del vissuto dell'intera cittadinanza non venga meno, anzi, si approfondisca e possa avvantaggiarsi di un confronto; il più ampio, sereno e continuativo possibile.

Il cardinale ha incontrato gli amministratori locali TETTAMANZI: NECESSARIA UNA POLITICA ALTA CON RADICI SOLIDE E APERTA AL FUTURO

Il cardinale ha incontrato gli amministratori locali. Di fronte a una realtà sociale frammentata, con un senso di estraneità e paura per il "diverso", l'arcivescovo richiama a una grande politica, coraggiosa e lungimirante, parla «di un progetto sociale nuovo» da costruire sulle radici antiche, di un'identità forse smarrita, ma che va recuperata nell'apertura all'altro e che sappia guardare al futuro: «Ci attende una grande sfida: quella di uscire dalla mediocrità di una politica che "asseconda" e non "guida", rimane ferma e non "traccia" vie nuove, sopporta un futuro che accetta solo nella sua inevitabile casualità, proprio perché lontano e fuori da ogni riflessione e da ogni progetto».

Secondo i dati dell’ultimo rapporto della Cai A MILANO RECORD ITALIANO DI ADOZIONI INTERNAZIONALI

Erano 52 le coppie che hanno richiesto l'autorizzazione al tribunale del capoluogo lombardo nel 2000, ma si arriva a 203 dal primo gennaio al 30 giugno di quest'anno: ben il 15 per cento del totale nazionale. Questo l'identikit delle coppie che fanno domanda: età tra i 35 e i 44 anni, senza figli, con preferenza per bambini piccoli, tra gli 0 e i 12 mesi. Ma solo il 25 per cento riesce ad avere il bambino. La procedura è molto costosa e i tempi sono lunghi per garantire ai servizi sociali della nazione straniera di conoscere a fondo la famiglia in cui il bambino andrà a vivere. Un'adozione fuori dall'Italia può richiedere tra i 40 e i 45 mila euro. Bisogna anche pagarsi il soggiorno nel Paese d'origine del piccolo e fare una donazione per portare a termine la pratica. E non tutti se lo possono permettere.

Situazione precaria soprattutto sulla linea 1 METRÒ, LA SAUNA È SERVITA

Malori e svenimenti sono ormai all'ordine del giorno in carrozze piene anche in luglio e agosto. Colpa delle alte temperature e dell'umidità che arriva a toccare anche l'80 per cento. Soprattutto sulla linea rossa, la più calda, perché priva di aria condizionata. Il Comitato dei passeggeri, intanto, ha inviato una missiva all'Asl con cui chiede il monitoraggio per rilevare lo stato del microclima della metropolitana. La documentazione è già stata inviata al Difensore civico. Il Comitato sta anche pensando di andare per vie legali contro l'Atm. «Le condizioni sono insopportabili. Le temperature non sono adeguate all'organismo umano», sintetizza Anna Celadin del Comitato.

Un imam ci aiuta a riflettere «PERCHÉ AVETE PAURA DELL’ISLAM»

Lasciarsi interrogare è il primo passo per avviare un dialogo sereno e fiducioso: alcuni spunti, offertici da Mohsen Mouelhi, imam della Confraternita Jerrahi Halveti di Milano, possono aiutarci a compierlo. La paura dell'islam si concentra su tre poli connessi fra di loro: ignoranza, informazione distorta, comportamento e dichiarazioni insensate e non responsabili di alcuni "presunti" responsabili della comunità.

Rom sgomberati dal campo di via San DionigiLE RAGIONI DEL DIGIUNO E DEL SILENZIO

Diverse le iniziative promosse in questi giorni dalla Casa della Carità. I motivi che hanno portato al digiuno di don Colmegna e l'appello alla città, alle istituzioni e alla società civile a dare una risposta positiva, per risolvere una questione spinosa di accoglienza di famiglie rom che da tempo avevano avviato un percorso di integrazione, a partire proprio dai bambini che hanno iniziato a frequentare la scuola. Suor Ancilla: «Prepararsi ad andare avanti»

Da 5 anni all’ospedale San Paolo un reparto riservato ai detenuti COME SI CURANO (E SI AMMALANO) I CARCERATI

Nel 2006 oltre 700 reclusi sono stati curati nel reparto di Medicina 5� penitenziaria dal professor Rodolfo Casati. La maggior parte dei pazienti viene dal carcere di Opera e di San Vittore. Tra le patologie più frequenti cardiopatie ischemiche, epatiti croniche, diabete, ipertensione e malattie respiratorie. Ma se da una parte i detenuti arrivano in un istituto di pena già malati, dall'altra c'è chi si ammala in cella. � Medici sul piede di guerra