Il cardinale ha incontrato gli amministratori locali. Di fronte a una realtà sociale frammentata, con un senso di estraneità e paura per il "diverso", l'arcivescovo richiama a una grande politica, coraggiosa e lungimirante, parla «di un progetto sociale nuovo» da costruire sulle radici antiche, di un'identità forse smarrita, ma che va recuperata nell'apertura all'altro e che sappia guardare al futuro: «Ci attende una grande sfida: quella di uscire dalla mediocrità di una politica che "asseconda" e non "guida", rimane ferma e non "traccia" vie nuove, sopporta un futuro che accetta solo nella sua inevitabile casualità, proprio perché lontano e fuori da ogni riflessione e da ogni progetto».
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Redazione Diocesi