Presentazione del quarto capitolo del Percorso pastorale
La casa è bene necessario per l’intimità e la crescita della famiglia. Da tempo l’Arcivescovo segnala il problema dell’emergenza abitativa. Costruttivamente ora si rivolge alle comunità parrocchiali, agli istituti religiosi, alle realtà del mondo cattolico, alle famiglie che dispongono di alloggi disponibili, alle Amministrazioni locali affinché condividano le risorse di cui dispongono. Decisiva in questo senso è la realizzazione di soggetti di intermediazione che garantiscano i potenziali locatari e favoriscano le persone bisognose di alloggio.
Tratto caratteristico dello scenario sociale – con pesanti ricadute sulla famiglia – è la precarietà del lavoro. Il Percorso sottolinea come sia preziosa occasione per la testimonianza evangelica e al tempo stesso esiga un’opera educativa, specie nei confronti dei giovani. Se è la famiglia ad avere il primato sull’impegno lavorativo dei suoi membri, occorre constatare come sia crescente il tempo dedicato al lavoro, a discapito delle relazioni domestiche. Il Cardinale evidenzia poi i sacrifici che le donne sostengono per coniugare professione e famiglia.
L’esperienza lavorativa non è l’obiettivo dell’esistenza, ma è finalizzata al riposo e alla festa. Riposo non è solo lo spazio per prepararsi a sostenere lo sforzo successivo, ma occasione per confermare e approfondire le relazioni, specie quelle familiari. E la festa non è il semplice svago, ma il modo per comprendere e celebrare il senso della vita, per ricreare il tessuto sociale. Il testo del Percorso invita le comunità cristiane a offrire occasioni per vivere “domeniche insieme”, occasioni di incontro e conoscenza a partire dalla celebrazione dell’Eucaristia.