Nei primi tre mesi dell'anno la Cisl denuncia la perdita di posti di lavoro e mette in guardia per i rischi di sicurezza e legalità nei cantieri. Pesante stop anche degli investimenti nel settore


Redazione

Edilizia in crisi in Lombardia. Nei primi tre mesi dell’anno la Cisl denuncia la perdita di posti di lavoro e mette in guardia per i rischi di sicurezza e legalità nei cantieri. Secondo il sindacato, nel solo primo trimestre del 2010 i lavoratori cancellati dalla “casse edili” sono stati 21 mila e i fallimenti nello stesso periodo sono cresciuti del 30% rispetto al 2009, quando già si era registrato un aumento delle cessazioni del 30% sul 2008, mentre gli investimenti hanno subito un pesante stop. In tre anni sono diminuiti del 18% nelle costruzioni, del 20% nell’edilizia abitativa, del 23% nell’edilizia non residenziale privata, del 16% nei lavori pubblici. Dal 2003 al 2009, poi, l’importo dei lavori pubblici posti in gara è diminuito del 24% in termini reali, mentre il numero dei bandi si è ridotto del 55%. Un’ulteriore flessione del 25% si è avuta nei primi tre mesi di quest’anno.
«È una situazione che ci preoccupa fortemente, sia per la pesante perdita di occupazione, sia per la qualità e la sicurezza delle condizioni di lavoro – hanno detto il segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, e della Filca Cisl regionale, Renzo Zavattari -. Sono indispensabili modifiche del Patto di stabilità e l’avvio concreto delle gare e non solo inaugurazioni che non creano occupazione». Una situazione che, secondo la Cisl, produce forti rischi sul versante della sicurezza e della legalità. «È una battaglia che stiamo combattendo da tempo e purtroppo in questi giorni ne abbiamo avuto conferma. Continuiamo a essere preoccupati – ha proseguito Petteni -, perché vediamo una Lombardia impreparata nel riconoscere il lavoro importante delle forze dell’ordine emerso in questi giorni. Ci sono troppi silenzi: forse servirebbe una rappresentanza delle imprese più decisa su temi che ormai riguardano la nostra regione più di altre parti del Paese. È arrivato il tempo che, al di là di tante interessanti iniziative, si lavori per far crescere la cultura della legalità. Per questo proponiamo che, a partire dalle scuole edili, nei percorsi formativi si preveda l’inserimento dell’insegnamento della legalità, coinvolgendo anche le scuole professionali e i corsi di formazione sostenuti dalla Regione».
Giovedì prossimo Gigi Petteni e Renato Zavattari saranno a Palermo nell’ambito del Progetto San Francesco, promosso da Filca, dal sindacato di polizia Siulp e da Cisl, nato a Milano lo scorso 22 gennaio e destinato ai sindacalisti, dirigenti e operatori, impegnati in territori sensibili al contrasto alla mafia. La Lombardia è la terza regione italiana, dopo Sicilia e Campania, per numero di beni confiscati e per attività criminale, la prima assoluta per il narcotraffico. Edilizia in crisi in Lombardia. Nei primi tre mesi dell’anno la Cisl denuncia la perdita di posti di lavoro e mette in guardia per i rischi di sicurezza e legalità nei cantieri. Secondo il sindacato, nel solo primo trimestre del 2010 i lavoratori cancellati dalla “casse edili” sono stati 21 mila e i fallimenti nello stesso periodo sono cresciuti del 30% rispetto al 2009, quando già si era registrato un aumento delle cessazioni del 30% sul 2008, mentre gli investimenti hanno subito un pesante stop. In tre anni sono diminuiti del 18% nelle costruzioni, del 20% nell’edilizia abitativa, del 23% nell’edilizia non residenziale privata, del 16% nei lavori pubblici. Dal 2003 al 2009, poi, l’importo dei lavori pubblici posti in gara è diminuito del 24% in termini reali, mentre il numero dei bandi si è ridotto del 55%. Un’ulteriore flessione del 25% si è avuta nei primi tre mesi di quest’anno.«È una situazione che ci preoccupa fortemente, sia per la pesante perdita di occupazione, sia per la qualità e la sicurezza delle condizioni di lavoro – hanno detto il segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, e della Filca Cisl regionale, Renzo Zavattari -. Sono indispensabili modifiche del Patto di stabilità e l’avvio concreto delle gare e non solo inaugurazioni che non creano occupazione». Una situazione che, secondo la Cisl, produce forti rischi sul versante della sicurezza e della legalità. «È una battaglia che stiamo combattendo da tempo e purtroppo in questi giorni ne abbiamo avuto conferma. Continuiamo a essere preoccupati – ha proseguito Petteni -, perché vediamo una Lombardia impreparata nel riconoscere il lavoro importante delle forze dell’ordine emerso in questi giorni. Ci sono troppi silenzi: forse servirebbe una rappresentanza delle imprese più decisa su temi che ormai riguardano la nostra regione più di altre parti del Paese. È arrivato il tempo che, al di là di tante interessanti iniziative, si lavori per far crescere la cultura della legalità. Per questo proponiamo che, a partire dalle scuole edili, nei percorsi formativi si preveda l’inserimento dell’insegnamento della legalità, coinvolgendo anche le scuole professionali e i corsi di formazione sostenuti dalla Regione».Giovedì prossimo Gigi Petteni e Renato Zavattari saranno a Palermo nell’ambito del Progetto San Francesco, promosso da Filca, dal sindacato di polizia Siulp e da Cisl, nato a Milano lo scorso 22 gennaio e destinato ai sindacalisti, dirigenti e operatori, impegnati in territori sensibili al contrasto alla mafia. La Lombardia è la terza regione italiana, dopo Sicilia e Campania, per numero di beni confiscati e per attività criminale, la prima assoluta per il narcotraffico.

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