Fino al 12 febbraio 2012, il Museo Diocesano di Milano ospita l’antologica per gli 80 anni del maestro milanese
Curata da Paolo Biscottini, la mostra, che si tiene in occasione dell’ottantesimo compleanno dell’artista milanese, ripercorre attraverso 70 opere le tappe fondamentali della sua carriera, coprendo un arco cronologico di sessant’anni. Il percorso espositivo si apre, infatti, con un olio su tavola del 1952 quando, studente all’Accademia di Brera, Vago era ancora legato a un linguaggio figurativo. Ne sono prova, altri lavori realizzati nei primi anni Cinquanta, che lo videro protagonista, nel 1955, alla VII Quadriennale di Roma.
Particolarmente ricca è la sezione che documenta la sua produzione degli anni Sessanta, dove prendono forma le prime opere astratte, elaborate al termine della stagione accademica, fino a giungere agli orizzonti del decennio successivo. In particolare, dal colorismo informale si arriva all’intenso Orizzonte nero del 1965.
Negli anni Settanta, nella pittura di Vago irrompe la luce, i toni si alleggeriscono verso campiture di colore che definiscono un ambiente poetico affascinato dal mistero spirituale, dall’armonia e dall’indagine sulla bellezza. Il colore, nel corso di questi anni, si distende per reperire una uniformità intensa e ormai totalmente astratta.
L’iniziativa si chiude con la proiezione di un video che testimonierà i suoi interventi di pittura ambientale, all’interno di edifici religiosi, dalla chiesa di San Giulio a Barlassina, del 1982, a quella di Nostra Signora del Rosario, consacrata nel 2008 a Doha, Qatar
Note biografiche
Valentino Vago è nato a Barlassina (Milano) nel 1931, vive e lavora a Milano. Appena terminati gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel 1955 espone alla ”VI Quadriennale d’Arte” di Roma. Nel 1960 tiene la sua prima personale al Salone Annunciata di Milano, presentato da Guido Ballo. Da quel momento il suo lavoro si andrà affermando come uno dei più significativi della pittura italiana in questi ultimi decenni. Inconfondibile per la qualità della luce e la liricità del segno. Nel suo lungo percorso artistico ha partecipato a numerosissime mostre personali e importanti collettive in Italia e all’estero. I suoi lavori sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche italiane e straniere.
Si ricordano, tra le altre, le partecipazioni a rassegne realizzate dalla Biennale di San Paolo, al Kunstmuseum di Colonia, alla Hayward Gallery di Londra, al Grand Palais di Parigi e, ancora, nei musei di Francoforte, Berlino, Hannover, Vienna.
Milano gli ha dedicato importanti mostre, tra cui ricordiamo quelle del 1980 a Palazzo Reale e del 1983, al Pac – Padiglione di arte Contemporanea.
Dal 1979 a oggi si è dedicato, con continuità, alla pittura murale, dipingendo ambienti pubblici e privati sia in Italia che all’estero. Oltre una decina di queste interventi sono all’interno di chiese. La prima, quella di San Giulio a Barlassina, è del 1982, l’ultima, dedicata a Nostra Signora del Rosario, è stata consacrata nel 2008 a Doha, Qatar. Nel 2012 è prevista la pubblicazione del Catalogo Generale delle opere dipinte, edito da Skira. I testi in catalogo sono a cura del comitato scientifico presieduto da Flavio Caroli e costituito da Flavio Arensi, Claudio Cerritelli, Chiara Gatti, Ornella Mignone e Giancarlo Santi.
VALENTINO VAGO.
Dal Visibile all’Invisibile: un viaggio verso l’infinito
Milano, Museo Diocesano (Corso di Porta Ticinese, 95)
Fino al12 febbraio 2012
Orari: dal martedì alla domenica, 10-18, lunedì chiuso.
Ingresso: intero: 8 Euro; ridotto 5 Euro;
il biglietto consente la visita, fino al 29 gennaio 2012, alla mostra
ORO DAI VISCONTI AGLI SFORZA. Smalti e oreficeria nel Ducato di Milano.
Per informazioni: tel. 02.89420019; info.biglietteria@museodiocesano.itwww.museodiocesano.it