Un ciclo di quattro serate guidate da Lorenzo Sangalli che mettono a tema il problema dell’auto-percezione

Samuel Beckett

Il cinema approda al Refettorio Ambrosiano. Martedì 19 aprile, alle 21, inizia il ciclo di incontri intitolato “Conversazioni sul cinema”. Quattro serate in cui saranno analizzate altrettante grandi figure del settore. Lorenzo Sangalli – appassionato, ma al tempo stesso autore, regista e docente – guiderà ciascuno degli incontri.

Gli incontri approfondiranno diverse tematiche, analizzando una selezione di opere cinematografiche che le intercettano, e conversando di episodi, curiosità, relazioni, metafore e significati di questi lavori, in modo divulgativo, ma anche con contenuti di interesse specifico per “addetti ai lavori”, sperando così di innescare anche un confronto e un dialogo tra gli intervenuti. Vi sarà infine un’apertura verso significati e metafore grazie alle quali ragionare di temi filosofici, la cui ispirazione discende dallo studio delle tradizioni sapienziali dell’umanità.

Il secondo incontro è dedicato a Samuel Beckett e a Film (1968) di Alan Schneider, sceneggiatura di Samuel Beckett, con Buster Keaton. Il primo e unico tentativo di Beckett di fare cinema. Lui stesso lo ha definito «un felice fallimento». Eppure gli spunti di riflessione a partire da questo tentativo sono tanti: come si è adattato al cinema un drammaturgo da sempre abituato a scrivere per il teatro? Perché ha scelto di utilizzare l’assunto di Berkeley «essere è essere percepito»? Quali le metafore e i temi filosofici che ne emergono?

Questo ciclo di quattro incontri è autosufficiente: mentre ogni incontro richiama alcuni temi già espressi, nessuno di essi ha i precedenti come pre-requisito, perciò sono invitati tutti gli appassionati di cinema e tutti gli appassionati di teatro, ma anche attori e registi professionisti, così come tutti coloro che hanno interesse verso gli aspetti filosofici dell’arte.

Iscrizioni: iscrizioni@perilrefettorio.it; tel 380.8922240 (lunedì-venerdì 17-19)

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