Una proposta nell'ambito delle celebrazioni a 1700 anni dall'Editto di Milano sulla libertà religiosa. Nelle 18 tappe, in altrettante domeniche, per oltre 400 chilometri, i pellegrini potranno scoprire luoghi d'arte e di fede nel cuore della Brianza. Partenza il 24 marzo.
Per celebrare degnamente nell’anno 2013 l’importante ricorrenza dell’Editto di Milano, l’Associazione Cammino di Sant’Agostino proporrà, col beneplacito dell’Arcidiocesi di Milano, il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, del Touring Club Italiano, del Consorzio Brianteo Villa Greppi e grazie al supporto di numerosi Lions Club della Lombardia e dell’Assoziazione S. Agostino di Cassago, lo svolgimento a piedi delle 18 tappe lombarde del percorso del Cammino in altrettante domeniche dell’anno 2013.
In ciascuna delle 18 tappe (415 km) i pellegrini, guidati da volontari dell’Associazione, scopriranno i tanti luoghi d’arte, di fede, di cultura e monumentali (in particolare romanici) che nei secoli si sono stratificati, arricchendo in maniera unica i territori dell’Arcidiocesi milanese. Un‘opportunità questa che si integra con le celebrazioni ufficiali del 1700° anniversario dell’Editto di Milano del 313 d.C., permettendo di apprezzare in maniera originale i tesori artistici, architettonici, ambientali di un territorio che fu capitale dell’Impero, regno Longobardo, Ducato di Milano. Riscoprendo tale sconfinato patrimonio turistico nell’ottica ecologica, lenta e sostenibile, del cammino a piedi.
Pellegrinaggio alla riscoperta di una terra
Il Cammino di Sant’Agostino è una proposta di cammino di 415 km che coinvolge unitariamente i territori dell’Arcidiocesi di Milano, per poi portare il pellegrino sulla tomba di Agostino, nella città di Pavia. Il Cammino di Sant’Agostino, nella vulgata ormai più conosciuto come Cammino della Rosa, o Cammino di Compostela della Lombardia, è un percorso di pellegrinaggio che unisce venticinque Santuari mariani di una piccola area lombarda: la Brianza. A seguire, esso conduce il pellegrino a conoscere la Milano cristiana/imperiale e infine alla città di Pavia, nella Basilica ove sono custodite le reliquie del Santo. Questa città può inoltre essere raggiunta da Genova, lungo la storica „Via del Sale” (ulteriori 355 km da Pavia a Genova e viceversa).
E’ questo un Cammino che tocca i punti più emblematici della vita di Sant’Agostino: la località di Cassago Brianza (Rus Cassiciacum) luogo della sua conversione, Milano imperiale città del battesimo per mano di Ambrogio, Genova città dello sbarco delle reliquie agostiniane e Pavia longobarda, meta ultima. Il tutto a disegnare una “esperienza turistica” che nulla ha da invidiare ad analoghe proposte europee più note e blasonate: una proposta valida per turisti locali, italiani ed esteri. Il “cammino lento” è per sua natura la forma più rispettosa e sostenibile di conoscenza di una cultura e di una terra: con tale filosofia ispiratrice, il Cammino di Sant’Agostino si propone quale nuovo strumento di fruizione culturale eco-sostenibile dei territori della Arcidiocesi milanese e delle Diocesi pavese e genovese, basato sullo strumento di viaggio in assoluto più sostenibile: il pellegrinaggio a piedi.
Il Cammino di Sant’Agostino è dunque un percorso di cultura, di fede e di svago, che consente di conoscere da molteplici punti di vista i più significativi punti d’interesse dei luoghi brianzoli, milanesi e pavesi (ville di delizia, aree verdi, ambiti lacustri, vie d’acqua, chiese, monumenti artistici e storici, archeologia industriale), valorizzando i numerosi parchi esistenti e conglobando in un sistema di fruizione unitario le aree a nord e a sud di Milano e della relativa Arcidiocesi.
Un‘opportunità che consente di fruire i tesori artistici, architettonici, ambientali, culturali di un territorio che fu capitale dell’Impero, regno Longobardo, Ducato di Milano. E che soprattutto riscopre il patrimonio turistico in ottica di viaggio lento e sostenibile, coerente col tema “ecologico” del prossimo evento internazionale milanese Expo 2015: “nutrire il pianeta, energia per la vita”.
Il Cammino della Rosa: il “fiore” e il “gambo”
La caratteristica più evidente del Cammino di Sant’Agostino, è la sua originale conformazione: il pellegrino nella parte iniziale (nord) percorre idealmente i bordi di petalo di una rosa stilizzata, lungo un tragitto di 350 km che parte dalla città di Monza e poi la raggiunge nuovamente in senso orario, toccando giorno dopo giorno i 25 santuari mariani del territorio brianzolo.
Un percorso estremamente suggestivo, per la gran parte collinare, caratterizzato dal caratteristico panorama brianzolo, ricco di laghi, sentieri e brughiere, e le immancabili „ville di delizia”: splendidi palazzi residenziali immersi nel verde sorti dal medioevo sino ai giorni nostri, il cui emblema principe è la Villa Reale di Monza.
In questa prima parte del Cammino il pellegrino giorno dopo giorno tocca i 25 santuari mariani del territorio e visita la località di Cassago Brianza – Rus Cassiciacum (ove Agostino si convertì) vidimando in ciascuna di queste tappe la appositamente predisposta ”credenziale del pellegrino”.
Nella parte a sud, il cosiddetto „Gambo della Rosa”, il pellegrino percorre un tratto rettilineo che congiunge le città longobarde di Monza e Pavia, passando per il Duomo di Milano (nel cui battistero ipogeo Agostino fu battezzato), S. Ambrogio e le vestigia della Milano imperiale. Raggiunta Pavia, il pellegrino visita la tomba del Santo della Grazia, Agostino, le cui reliquie sono custodite e venerate nella basilica romanica di San Pietro in Cieldoro.
In ultimo, è data possibilità al pellegrino di giungere da o di raggiungere Genova, la città ove le reliquie Agostiniane furono portate dall’Africa, per essere condotte nell’VIII° secolo alla longobarda città di Pavia, lungo la suggestiva Via del Sale.
Calendario di Cammina il Cammino di Sant’Agostino 2013
Lo svolgimento delle 18 tappe si terrà a partire dalla domenica 24 marzo 2013 (Domenica delle Palme) e, successivamente, per altre 17 domeniche sino all’autunno. I pellegrini saranno accompagnati da guide che illustreranno – tappa dopo tappa – gli aspetti peculiari del patrimonio artistico e culturale visitato avendo cura, ove possibile e in particolare nei punti maggiormente connessi alle figure di S. Agostino e S. Ambrogio, di contestualizzare i luoghi con il periodo storico tardo-imperiale romano.