Nuovo appuntamento del ciclo dedicato al grande scrittore lombardo, nella suggestiva cornice della casa-museo dell'autore dei «Promessi sposi».
La Casa de Manzoni ospita il penultimo appuntamento del ciclo “A Milano con Carlo Emilio Gadda”, la rassegna a cura di Giuseppina Carutti, di durata biennale, che ha messo in letture sceniche, incontri, officine di studio in collaborazione con sette istituzioni della città, in luoghi di alto valore simbolico, che hanno segnato la stagione milanese di Gadda, o che sono stati fonte di ispirazione. Giovedì 11 ottobre alle ore 18.00 è di scena il rapporto tra Gadda e Manzoni con l’intervento di Gianmarco Gaspari, direttore del Centro Studi Manzoniani, e le letture di Franca Nuti.
«Con un disegno segreto e non appariscente egli disegnò li avvenimenti inavvertiti: tragiche e livide forme d’una società che il caso trascina per un corso di miserie senza nome, se può chiamarsi caso lo spostamento risultante della indigenza, della bassezza, della cieca ignoranza, della ignavia politica d’una razza, dell’avidità e dell’orgoglio d’un’altra. Se può chiamarsi caso il tedio d’una vita disorganica e priva di fini, che fa ricercare nel male i simboli della finalità e, poi, i veleni d’un più fosco desiderio, d’una più orrida discesa verso cupi silenzi. (…) Scrittore degli scrittori, egli visse prima la sua meravigliosa annotazione: e il continuo riferimento del male antico al nuovo aumenta la risonanza tragica di ogni pensiero. Volle che il suo dire fosse quello che veramente ognun dice, ogni nato della sua molteplice terra, e non la roca tromba d’un idioma impossibile, che nessuno parla (sarebbe il male minore), che nessuno pensa, né rivolgendosi a sé, né alla sua ragazza, né a Dio» (Carlo Emilio Gadda)
Con questa disposizione, nella percezione profonda e acutissima della responsabilità della parola, Carlo Emilio Gadda suggella il suo incontro con Alessandro Manzoni, tappa fondamentale della sua formazione etica e letteraria. Nell’Italia del neorealismo e delle prime avanguardie, quell’incontro si colorerà anche delle tinte accese della polemica, assumendo il senso della difesa di un ideale di verità e di libero pensiero che oggi riconosciamo davvero controcorrente. Resta altrettanto fuori dal coro il suo “manzonismo” tutto interiore, capace di cogliere e far proprie le vibrazioni più acute di una tavolozza che sa trascinare lettori partecipi e stupefatti, dall’azzurro dei cieli di Lombardia, verso i gorghi profondi, apparentemente senza luce e speranza, dell’iniquità, della violenza e della sopraffazione.
ingresso libero fino ad esaurimento posti con prenotazione obbligatoria ai seguenti recapiti: «Comitato a Milano con Carlo Emilio Gadda», tel. 339.4188367 oppure email: amilanocongadda@gmail.com