La Pontificia Università Lateranense ospita un convegno promosso dalla Società astronomica italiana. L’intervento del rettore, mons. Enrico dal Covolo

Universo

«Il compito dell’astronomo è quello di utilizzare gli strumenti della tecnologia e l’ingegnosità dell’intelletto umano per ottenere una comprensione scientifica dell’universo, indagando e svelando i suoi misteri». Lo ha detto mons. Enrico dal Covolo, rettore della Pontificia Università Lateranense, intervenendo all’European Week of Astronomy and Space Science, un’iniziativa promossa dalla Società astronomica italiana (Sait) e ospitata dall’Ateneo del Laterano fino al prossimo 6 luglio.

«Proprio lo studioso, guardando alla complessità dell’universo, – ha spiegato il vescovo – è spronato a cercare costantemente nuovi modi di esprimere la conoscenza e la comprensione. Tale impegno porta anche a contemplare l’universo come frutto dell’azione di un Dio intelligente e amorevole».

«È mia sincera speranza che questa settimana di conferenze e dibattiti – ha concluso mons. Dal Covolo – alimenti l’interesse per il mistero dell’universo che ci fa scrutare Colui che, come ha affermato Papa Benedetto XVI parlando nel maggio di quest’anno ai vescovi italiani riuniti in assemblea generale, è spesso il grande Sconosciuto: un Dio che rimane nascosto e ignorato a causa della nostra indifferenza e incapacità di riconoscere la sua presenza in natura».

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