Un decreto della Regione Lombardia oggi ne attesta il valore. Un traguardo importante perché si tratta di un passo in avanti nell’ottica di una maggior cura di un bene riconosciuto come parte del patrimonio culturale nazionale.

Archivio Duomo Milano Veneranda Fabbrica

Con un decreto della Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, l’Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo ha ottenuto il riconoscimento di “Archivio di notevole interesse storico”, un traguardo importante perché si tratta di un passo in avanti nell’ottica di una maggior cura di un bene che non è solo della Fabbrica del Duomo, ma viene riconosciuto come parte del patrimonio culturale nazionale.

Esso infatti è suddiviso in diverse sezioni e ognuna conserva documenti storici risalenti a diverse epoche.
L’Archivio storico copre gli anni dal 1145 al 1840; L’Archivio di deposito va dal 1386 al 2010; i mandati vanno dal 1502 al 2010; i registri coprono l’arco temporale dal 1356 al 2010; i disegni sono databili dal 1520 circa al 1930 circa, mentre la Sezione Musicale ripercorre il tempo dal 1480 ca. ai giorni nostri.

Il riconoscimento porta ora l’Archivio della Fabbrica a ottemperare ad alcuni obblighi – ad esempio, l’obbligo a inventariare e catalogare il proprio patrimonio e a presentare progetti per la conservazione dello stesso, nonché il divieto di smembramento del corpus – ma al contempo apre le porte a nuove iniziative di valorizzazione, inserendolo in una rete di relazioni istituzionali, tra le quali in primis la Soprintendenza Archivistica.

L’Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo, posto al primo piano del palazzo della Fabbrica, in via Arcivescovado a Milano, custodisce la raccolta documentale dell’edificio simbolo di Milano; è un vero e proprio unicum, nel quale si sono sedimentati i documenti relativi alla costruzione della Chiesa Cattedrale e gli atti riguardanti enti o persone entrate in contatto con la Fabbrica del Duomo nel corso dei secoli: fatti, storie, dati di Milano e della sua gente.

La Sala di consultazione è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 17.00.

L’esigenza di una conservazione accurata e razionale della propria documentazione ha contraddistinto l’impegno della Fabbrica del Duomo fin dalle sue origini.

L’ordinamento degli atti della Fabbrica ha subito nel tempo numerosi interventi. Già nel 1592 ebbe un primo ordinamento, effettuato dal Vicecancelliere della Fabbrica Orazio Vimercati. Nel 1738 apportò ulteriori modifiche anche Antonio Belli; ma la prima sistemazione organica dell’Archivio si deve al notaio Giuseppe Maria Tarantola (Archivista municipale) che dal 1472 al 1476 suddivise in 15 tomi le carte dell’Archivio, raccolte e registrate per capi e paragrafi corredate di un ulteriore tomo di indici.

Tra il 1879 e il 1881 l’Amministratore della Fabbrica Giuseppe Casanova riordinò i documenti dell’Archivio non registrati da Tarantola. La definitiva catalogazione del fondo storico avvenne tra il 1902 e il 1908 ad opera di Ettore Verga, che editò l’Inventario completo dell’Archivio.

La riorganizzazione dell’Archivio Deposito e dell’Archivio corrente fu infine realizzata da Angelo Ciceri tra il 1948 e il 1972.

Per ulteriori informazioni, http://www.duomomilano.it/index.php/arte-e-cultura/archivio-e-biblioteca/archivio/

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