Dai riferimenti espliciti in “La situazione è occasione” al coinvolgimento degli istituti cattolici nella visita pastorale, dalla costituzione dei “tavoli” territoriali all’incontro del 20 febbraio a Milano: espressioni della responsabilità ecclesiale nell’educazione scolastica
di monsignor Paolo
MARTINELLI
Vescovo ausiliare e Vicario episcopale
Nelle comunità cristiane c’è sempre stata grande attenzione al mondo della educazione e della scuola; là dove c’è Chiesa viva, lì c’è passione educativa per le nuove generazioni. Per rendersi conto di questa realtà basta guardare alla storia. Quante realtà scolastiche sono sorte intorno alle parrocchie, come espressione concreta di vicinanza alle famiglie! Quanti carismi nella Chiesa, che hanno spesso dato origine a istituti di vita consacrata, hanno al centro l’attenzione educativa! Tante persone consacrate hanno dedicato e dedicano oggi il proprio tempo e il proprio impegno alla gestione e all’animazione di scuole. Nei tempi più recenti lo Spirito Santo ha suscitato carismi anche in ambito laicale, che si esprimono nel dare vita a reti educative e scolastiche. I diversi collegi arcivescovili manifestano, poi, una responsabilità diretta dell’Arcivescovo nell’ambito scolastico.
In tutte queste esperienze scolastiche non si tratta solo di trasmettere competenze e nozioni, ma di introdurre alla realtà intera, comunicando in modo vitale una visione positiva del mondo che trovi fondamento nei «sentimenti che furono in Cristo Gesù» (Fil 1,5) e nel «pensiero di Cristo» (1Cor 4,16).
Nonostante obiettive difficoltà dovute alla irrisolta questione della libertà di scelta della scuola, l’impegno della comunità cristiana nella promozione di scuole cattoliche e di ispirazione cristiana è a tutt’oggi molto rilevante anche nella nostra diocesi. A sostegno di tutto questo, la diocesi promuove un “tavolo” tra gli enti gestori delle scuole cattoliche e di ispirazione cristiana per un confronto stabile sulla responsabilità educativa della Chiesa.
L’Arcivescovo ha più volte affermato come l’impegno nel mondo della scuola sia costitutivo della missione della Chiesa. A questo proposito, nella Proposta pastorale di quest’anno ha ricordato «l’importanza decisiva del mondo della scuola nei suoi diversi ordini e gradi, quale aiuto fondamentale al compito della famiglia». Ha inoltre inteso «sottolineare questo ambito come essenziale per la pastorale diocesana, incoraggiando il contributo che i cristiani sono chiamati a dare in esso», facendo esplicito riferimento «all’importanza di sostenere il reticolo delle scuole parrocchiali, i collegi arcivescovili, le scuole cattoliche e di ispirazione cristiana».
Il segnale più forte è stato dato quando l’Arcivescovo ha deciso di estendere la visita pastorale sul territorio anche alle scuole cattoliche. Proprio in questa occasione sono stati organizzati – da ormai oltre un anno – i “tavoli” territoriali di zona, che regolarmente si incontrano, non solo per organizzare la visita pastorale dell’Arcivescovo al mondo della scuola, ma anche per dare vita a una rete stabile di collaborazione tra le realtà scolastiche cattoliche e di ispirazione cristiana.
L’incontro del 20 febbraio dei coordinatori didattici con l’Arcivescovo vuole essere una grande occasione di ascolto e di confronto tra il Pastore della Chiesa di Milano e coloro che più direttamente sono responsabili dei percorsi educativi nella scuola. In tal modo appare più evidente che quando facciamo scuola davvero facciamo Chiesa!