Il festival di cinema promosso dalla Casa della carità partecipa al bando Impatto+ “Produzioni culturali per comunità aperte e accoglienti”, promosso da Banca Etica su Produzioni dal Basso. C’è tempo fino al 31 maggio per raccogliere 5mila euro
5mila euro da raccogliere in 60 giorni. Questo l’obiettivo da raggiungere per SOUQ Film Festival, il concorso cinematografico della Casa della carità, che partecipa al crowdfunding del bando Impatto+ “Produzioni culturali per comunità aperte e accoglienti”, promosso da Banca Etica su Produzioni dal Basso.
L’obiettivo di questa campagna è permettere al SOUQ Film Festival di crescere e offrire al pubblico una rassegna ancora più bella per diffondere, attraverso il cinema, i valori dell’inclusione e della coesione sociale, il riconoscimento della diversità come elemento di ricchezza e non di paura e la promozione dei diritti di cittadinanza.
Tra le novità della prossima edizione, da realizzare proprio grazie ai fondi raccolti attraverso il crowdfunding, ci sarà l’organizzazione di tre workshop tematici, guidati da registi e rivolti agli appassionati di cinema ma anche a chi opera nel sociale e vuole raccontare in modo diverso le proprie esperienze lavorative.
La raccolta fondi avviene sul sito www.produzionidalbasso.com/project/souq-film-festival-il-cinema-che-fa-inclusione/ e si chiude il 31 maggio.
Dal 2012, SOUQ Film Festival promuove l’inclusione e la coesione sociale, attraverso cortometraggi in concorso e lungometraggi fuori concorso, che raccontano le contraddizioni e i problemi che accomunano le grandi città del mondo, presentano storie di sofferenza, di emarginazione, di vulnerabilità, ma propongono anche interessanti e positive vie d’uscita.
Alle sette edizioni precedenti hanno partecipato oltre 200 pellicole firmate da registi di 40 diversi Paesi. Pellicole che spesso non trovano spazio in altri contesti.
Tra i lungometraggi fuori concorso, SOUQ Film Festival è stato tra i primi a far scoprire pellicole che sono poi diventate conosciute al grande pubblico. Tra queste, “Un paese di Calabria” di Shu Aiello e Catherine Catella, che ha avuto il merito di far conoscere Riace, al centro del dibattito politico legato al tema dell’accoglienza dei migranti; “Io sto con la sposa”, vero e proprio caso cinematografico del 2014 e “Sea Sorrow – Il dolore del mare”, debutto alla regia dell’attrice Premio Oscar Vanessa Redgrave.