Domenica 31 marzo, alle ore 16.30, don Antonio Mazzi, fondatore e presidente di Exodus, sarà padrino della presentazione del vino “Il Collegiata”, prodotto dalla vendemmia del 2017. Chi desidera assaggiarlo potrà fare la propria offerta per un progetto filantropico: le bottiglie, infatti, non sono in vendita.
Domenica 31 marzo alle ore 16:30 presso il Museo della Collegiata di Castiglione Olona don Antonio Mazzi, fondatore e Presidente di Exodus onlus sarà ospite d’onore e padrino della presentazione del vino “Il Collegiata 2017”, prodotto dalla vendemmia del 2017.
La coltivazione della vite è tornata nel podere della Collegiata grazie all’impegno di Francesco Nutricati, cittadino castiglionese, che, con la sua grande passione per la viticoltura, ha riportato alla sua origine una significativa porzione del paesaggio del borgo antico. Francesco, come ogni anno, ha generosamente offerto 100 bottiglie della sua produzione di merlot al Museo della Collegiata per sostenere iniziative benefiche.
Per il secondo anno di produzione de “Il Collegiata” è stato scelto come destinatario un progetto contro la dispersione scolastica a cura della Fondazione Exodus, che opera anche sul territorio della nostra Provincia, a sostegno di quei giovani che rischiano di abbandonare il percorso di formazione senza averlo concluso, rischiando così di pregiudicare il proprio futuro e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Quello del diploma rimane ancora uno scoglio arduo per tanti ragazzi fragili, che rimangono soli ad affrontare gli insuccessi scolastici e che non riescono a trovare motivazioni per proseguire nello studio. É a questi ragazzi e alle loro famiglie che Exodus, negli ultimi anni, ha rivolto un’attenzione particolare, promuovendo il progetto “Donmilani2”. I protagonisti del “Donmilani2” sono ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni, molti dei quali vivono in situazioni di grave disagio sociale e in quartieri a forte rischio di criminalità, con scarsi punti di riferimento e con modelli educativi a volte disorientanti. Ogni mattina, per quasi cinque ore, i ragazzi saggiano la possibilità di apprendere la scienza, la matematica, la storia, le lingue straniere attraverso la vita concreta, “mettendo le mani in pasta alla conoscenza”. L’esperienza diretta li aiuta a riappropriarsi di un’autostima che il metodo di insegnamento tradizionale non è riuscito a tirar fuori.
Chi desidera assaggiare il vino della Collegiata potrà fare la propria offerta: le bottiglie infatti non sono in vendita. Facendo una donazione liberale si riceverà in omaggio una delle cento bottiglie de “Il Collegiata 2017”: è importante ricordare che non si sta corrispondendo un prezzo della bottiglia, ma si sta sostenendo un progetto filantropico.
All’ingresso della sala conferenze, nella stessa domenica 31 marzo, a partire dalle ore 15:30, saranno a disposizione 100 buste, una per bottiglia, in cui poter versare il proprio contributo a favore dei ragazzi di don Mazzi. Tutto quanto raccolto sarà consegnato a lui direttamente al termine dell’evento.
Alla fine del pomeriggio sarà possibile essere accompagnati in vigna da Francesco Nutricati che potrà raccontare “dal vivo” la sua straordinaria avventura, iniziata nel 2015 sui ronchi assolati della Collegiata.