All’Auditorium di Milano concerto benefico della Young Talents Orchestra EY, con incasso devoluto per i beneficiari del Fondo diocesano, in particolare i più giovani. Biglietti in vendita con donazioni minime a partire da 15 fino a 50 euro
di Francesco
CHIAVARINI
Le musiche di Star Wars, Indiana Jones, Et saranno la colonna sonora di una serata di solidarietà offerta da giovani talentuosi per aiutare ragazzi della loro stessa età che stanno compiendo un percorso di riscatto. Grazie alla collaborazione tra la Diocesi di Milano e la Fondazione Ey Italia Onlus, promotori dell’iniziativa, la Young Talents Orchestra Ey sarà a Milano il prossimo 5 dicembre all’Auditorium di largo Mahler (ore 20) per un concerto benefico a favore del Fondo Diamo lavoro. L’ensemble eseguirà, dopo una overture classica, alcuni brani tratti dalle pellicole cinematografiche che hanno alimentato i sogni di almeno una generazione: dalla saga di «Guerre stellari» immaginata da George Lucas alle avventure del piratesco cacciatore di tesori antichi, interpretato da Harrison Ford nel celebre film di Steven Spielberg, fino alla ricerca della strada perduta verso casa del più famoso e amabile extraterrestre mai apparso sul grande schermo. Le emozioni di quelle favole moderne con cui i papà di oggi sono diventati adolescenti rivivranno nei pezzi proposti dalla Young Talents Orchestra Ey.
Nata nel 2013, per impulso della società Ey, l’orchestra sinfonica è composta da 50 giovani musicisti, tra i 17 e i 27 anni, scelti per la loro bravura. I giovani talenti seguono gratuitamente corsi di alto livello per il loro perfezionamento musicale tenuti dai nomi più apprezzati del panorama musicale italiano. Mentre si preparano a diventare musicisti professionisti destinati a suonare nelle orchestre più famose del mondo, si esibiscono in concerti di beneficenza, attraverso i quali la Fondazione Ey Italia Onlus, sostiene progetti sociali, a vantaggio di altri giovani. Nei tre anni passati, con le loro esibizioni a Roma, i giovani talenti della Young Talents Orchestra Ey, per esempio, hanno finanziato i laboratori musicali organizzati dalla Comunità di Sant’Egidio a Tor Bella Monaca e Ostia, e l’apertura di un punto sociale nel centro sportivo «Calciosociale» aperto da Libera al Corviale. Con il loro concerto a Verona, hanno sostenuto un programma di reinserimento lavorativo per ex tossicodipendenti, promosso dalla Comunità di San Patrignano. A Bari la loro musica ha fatto da volano alla Campagna Tende 2016-17, con la quale Avsi sostiene interventi concreti a sostegno dei rifugiati. A Firenze, il loro talento ha aiutato il progetto-famiglie con il quale l’associazione Dynamo Camp Onlus ospita gratuitamente ogni anno a Pistoia oltre 1300 bambini malati offrendo occasioni di svago all’intero nucleo familiare.
Il concerto milanese servirà invece a sostenere il Fondo Diamo lavoro. Le risorse raccolte, in particolare, saranno destinate ai giovani beneficiari del Fondo e verranno utilizzate per pagare le borse-lavoro per coloro che intraprenderanno tirocini formativi nelle aziende. «L’obiettivo della Young Talents Orchestra Ey è creare il senso del gruppo, far capire ai giovani quanto sia fondamentale mettere in luce il proprio talento ma, allo stesso tempo, porsi al servizio degli altri – spiega il maestro Carlo Rizzari, direttore artistico e musicale -. Del resto sappiamo che il lavoro dell’orchestra è studiato anche dai manager come modello aziendale per ottimizzare i risultati di un gruppo. Non si tratta di premiare solo il talento, ma anche l’esperienza e i frutti che derivano dal lavoro con gli altri». «L’ultimo rapporto sulle povertà, realizzato da Caritas italiana, intitolato “Futuro anteriore”, ha messo in luce la questione giovanile – sottolinea Luciano Gualzetti, segretario generale del Fondo Diamo lavoro -. Come avevano già mostrato altre autorevoli analisi, anche questa ultima indagine fa emergere che l’Italia è un Paese bloccato in cui i figli stanno peggio dei genitori; i nipoti peggio dei nonni e i giovani diventano autonomi in età sempre più avanzata. Sono pertanto molto lieto che giovani di talento abbiano voluto mettere a frutto la loro bravura per aiutare altri giovani. Mi sembra un bel segno che ci permette di guardare al futuro con maggiore fiducia».