Un itinerario di arte e spiritualità interamente ideato, progettato e realizzato da undici studenti dell’ateneo del Sacro Cuore con il supporto del Centro pastorale e di due docenti di Storia dell’arte

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Dall’ispirazione cercata nella poesia di Dante fino alle canzoni di Gaber e Guccini, per arrivare alla selezione di artisti contemporanei, che danno forma nelle loro opere al desiderio. È il percorso seguito dagli undici studenti dell’Ateneo che hanno ideato e curato la mostra “I wish. Giovani e desiderio. Itinerario di arte e spiritualità”, l’esposizione che sarà inaugurata martedì 31 ottobre nella Cripta dell’Aula Magna di largo Gemelli alle 16.30 alla presenza dell’assistente ecclesiastico generale dell’Ateneo, monsignor Claudio Giuliodori, di  Padre Enzo Viscardi, delle docenti di Storia dell’arte Cecilia De Carli e Elena Di Raddo, degli studenti e degli artisti. Seguirà la visita guidata secondo l’itinerario predisposto dagli organizzatori.

All’invito rivolto dal Centro Pastorale e dalle docenti di Storia dell’arte Cecilia De Carli e Elena Di Raddo a tutte le tutte le associazioni studentesche, hanno risposto i ragazzi di BoulevArt, Unilab e Ateneo Studenti, coinvolti, per la prima volta, dall’inizio dell’ideazione e della progettazione della mostra.

Alla base del progetto, le parole di Papa Francesco contenute nella lettera di presentazione del Documento Preparatorio del prossimo Sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani, chiamati a cambiare le cose, a costruire partendo dall’ascolto della propria voce, della propria sensibilità, della propria fede.

Gli studenti sono partiti dalla raccolta di testi letterari che li aiutassero a definire il desiderio: dal Canzoniere di Petrarca al Convivio di Dante, da Baudelaire alle canzoni di Gaber e Guccini, da Leopardi a Calvino, da Camus a Max Pezzali. I testi della storia della letteratura e della canzone, che hanno messo al centro della riflessione il desiderio, li hanno ispirati e aiutati a cercarne possibili traduzioni artistiche.

Il passo successivo è stato individuare gli artisti nel panorama contemporaneo: sia per confrontarsi sia per chiedere di esporre una propria opera o addirittura di crearne una ad hoc, in modo da costruire il percorso che si snoderà tra i chiostri, gli ambulacri e i corridoi di largo Gemelli dove quotidianamente gli studenti si incontrano, studiano, chiacchierano.

Tra una ventina di proposte, sono state scelte nove opere e tutte interpretano i desideri dei giovani a confronto con una realtà complessa. Le installazioni (dipinti, fotografie, sculture) dialogano con i luoghi dell’università: l’opera di Elisa Leonini, i dipinti di Nicola Villa, le sculture di Marco La Rosa e i bassorilievi di Lorenzo Kamerlengo, le opere fotografiche di Sofia Bersanelli e Elena Canavese e, ancora, i quadri di Andrea Bruschi e Manuele Cerutti, fino all’opera dello streetartist Manu Invisible.

Un percorso che mette in dialogo artista, opera d’arte e spettatore con l’intento di partire dalla bellezza per suscitare emozioni e innalzare lo sguardo verso grandi sogni da concretizzare.

Gli studenti hanno anche creato un sottogruppo dedicato alla comunicazione dell’iniziativa e realizzato il sito www.iwishgiovaniedesiderio.it  e i profili facebook e instagram.

Il progetto è stato promosso dal Centro pastorale e dal Dipartimento di Storia, archeologia e storia dell’arte dell’Ateneo e curata da padre Enzo Viscardi, Cecilia De Carli, Elena Di Raddo.

La mostra è a cura degli studenti Davide Amata, Beatrice Bartolini, Chiara Colmegna, Elena De Panfilis, Beatrice Formis, Alessandra Milani, Elisabetta Narducci, Andrea Padova, Angela Perletti, Alessandro Tonini, Carla Tozzi.

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