Un suggestivo percorso multimediale realizzato da Fondazione Ente dello Spettacolo e una postazione edicola con lo storico periodico «La rivista del cinematografo». Ingresso libero

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Lunedì 2 ottobre a Milano, al Palazzo della Triennale (viale Alemagna, 6), inaugurazione della mostra fotografica Papi in soggettiva. I pontefici, il cinema, l’immaginario, patrocinata dalla Segreteria per le Comunicazioni della Santa Sede, dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, dalla Diocesi di Milano, dal Centro sperimentale di cinematografia, dalla Triennale e realizzata con il contributo di Regione Lombardia.

All’evento di inaugurazione presenti monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede; Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia; Andrea Cancellato, direttore de La Triennale; il professor Daniele Menozzi della Scuola Normale di Pisa e monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo.

La mostra, realizzata da Fondazione Ente dello Spettacolo, racconta, attraverso un suggestivo percorso multimediale, un passo a due: da una parte richiamando alla memoria la predicazione della Chiesa in materia di audiovisivo, dall’altra il modo in cui l’audiovisivo – il cinema e la tv – si è rapportato alla Chiesa e al successore di Pietro, come ne ha rimesso in questione l’aspetto iconico e, conseguentemente, il potere normativo e simbolico lungo il processo di secolarizzazione che dal XX secolo in poi ha investito il Sacro in molte delle sue espressioni.

L’allestimento propone una carrellata di oltre 100 pannelli e più di 300 tra scatti di scena, fotogrammi, prime pagine e documenti, spesso inediti, opere originali.

La prima sezione, I Papi e il cinema, è costituita da due sottosezioni: la prima intitolata <Sequenze di Storia: incontri, parole, fotogrammi> in cui si documenta, da Leone XIII a Francesco, l’evoluzione del rapporto tra i pontefici e il cinema attraverso le parole del magistero. Gli incontri con il mondo dello spettacolo, i documentari storici e i film nei quali i pontefici in carne e ossa si son prestati all’eccezionale ruolo di “attori”. Nella seconda, dal titolo Sguardi cinematografici, si mettono a fuoco i momenti recenti in cui l’estetica del cinema ha fatto capolino nel racconto audiovisivo dei papi, in quell’incontro tra l’arte cinematografica e la diretta televisiva suggellato dal coinvolgimento di grandi autori, come Ermanno Olmi e Wim Wenders.

Nella seconda sezione, I papi nel cinema, si scoprono le modalità rappresentative utilizzate dal cinema e dalla televisione per la messa in scena del corpo e della figura del Papa. In Sceneggiature papali: la storia nel cinema, storie di cinema si illustra l’incontro tra la storia dei pontefici e il cinema in un percorso che fa risaltare l’uso pubblico della storia dei Papi da parte di produttori e registi e la progressiva secolarizzazione della rappresentazione del papa nel cinema. In Storie alternative: The other Pope si scopre cosa sono le ucronie pontificie – le figure papali partorite dall’immaginazione degli uomini di cinema.

In Biopic: dall’uomo a Pietro, da Pietro all’uomo si entra nel mondo della biografia cine-televisiva, l’ultima arrivata nell’iconografia papale, più alla portata di tutti con sintassi e grammatiche semplici. A conclusione del percorso, una postazione edicola: La “Rivista del Cinematografo” e i papi, dove si presentano alcune delle pagine più significative che il periodico di cinema più antico ha dedicato ai papi.

La Rivista del cinematografo, infatti, è pubblicata dal 1928 dalla Fondazione Ente dello Spettacolo – promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana –, impegnata nella diffusione, promozione e valorizzazione della cultura cinematografica in Italia, ponendosi come riferimento imprescindibile nel campo della cultura cinematografica, per i privati e per le istituzioni e gli operatori del settore e collaborando attivamente con tutte le principali realtà artistiche e industriali del panorama cinematografico italiano e internazionale.

Numerosi, dunque, sono i materiali, anche rari e pregiati, esposti in questa nuova mostra alla Triennale di Milano, che mettono a fuoco una relazione composita, spesso contraddittoria, ma mai neutra, tra i papi e il cinema.

La mostra “Papi in soggettiva. I pontefici, il cinema, l’immaginario” sarà visitabile dal 3 al 18 ottobre 2017 presso il Palazzo della Triennale (viale Alemagna, 6), da martedì a domenica, con orario continuato dalle 10.30 alle 20.30. Ingresso libero. Tutte le informazioni sul sito www.papisoggettiva.it 

 

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