Sabato 20 maggio alla Biblioteca Umanistica presentazione di un libro in cui Andrea Macinanti analizza le caratteristiche “antropomorfe” dello strumento musicale

organo del duomo
Particolare dell'Organo del Duomo

Nella serie di incontri organizzati dal Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra dal titolo «Incontriamoci al Piams», dedicati alla presentazione di recenti pubblicazioni di carattere musicale e musicologico, sabato 20 maggio, a partire dalle 15, presso la sede nella cornice della Biblioteca Umanistica della chiesa di Santa Maria Incoronata (corso Garibaldi 116), si parlerà dell’interessante opera di Andrea Macinanti, docente di Organo al Conservatorio «G.B. Martini» di Bologna, «Fabricato alla guisa del Corpo humano». L’organo come metafora antropomorfa. Un evento organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Organari, importante realtà associativa a livello nazionale che riunisce i maggiori operatori del settore e opera nell’ambito della promozione dell’arte organaria italiana.

Dai tempi di Aristotele

Il libro di Macinanti tratta dell’organo da un punto di vista assai particolare; infatti, il filo conduttore della narrazione è la “metafora antropomorfa”, ovvero la somiglianza dei caratteri di questo strumento musicale con i caratteri tipici dell’essere umano. Sin dagli albori della sua storia millenaria, all’organo non è stato attribuito un suono bensì la «voce», la medesima phoné cui Aristotele assegnava il primato sugli strumenti concedendo loro di esserne un’imitazione. Inoltre, la complessità della sua struttura e il suo principio vitale, l’aria, hanno fatto sì che l’organo fosse partecipe di un’affascinante metafora con l’umano capace di trasformarlo in un corpo vivente che parla e che canta.

Nel presente lavoro sono riunite per la prima volta le testimonianze attinte da un ponderoso corpus di documenti che attestano lo straordinario legame che ha guidato organari, compositori e organisti nel modellare registri eloquenti, forme musicali cesellate sull’espressività vocale e modalità esecutive volte a mettere in luce l’eloquio dello strumento per farlo, proprio come scrive Diruta, «quasi con dolci maniere parlare».

Tra filosofia e teologia

Nel corso della sua storia millenaria, l’organo è stato riconosciuto superiore a tutti gli altri strumenti nell’imitare la voce umana anche se, al contempo, gli venne rimproverato di non poter modulare la dinamica, ingrediente precipuo dell’espressione vocale. La metafora è la chiave scelta dal presente lavoro per dare conto di questa antinomia, per indagare le ineffabili analogie tra l’organo e il corpo umano. La trama è idealmente ordinata sui tre livelli in cui Boezio tripartisce la musica in mundana, humana e instrumentalis.

Andrea Macinanti

Andrea Macinanti

Come elegante strumento cognitivo, la metafora consente l’accesso al pensiero filosofico, teologico, cosmologico ed esoterico. Discendendo al livello dell’uomo, la metafora si fa meno astratta, l’organo è ora una mirabile tabula anatomica cui non di rado medici e scienziati ricorrono per illustrare il funzionamento del corpo umano. Umori e passioni cesellano il modo di suonare e comporre per lo strumento, manifestando il potere dell’azione poietica della metafora nel trasferire all’organo le proprietà dell’uomo musicale.

In apertura dell’incontro interverranno il preside del Piams don Riccardo Dell’Acqua, la presidente dell’Aio Michela Ruffatti e Davide Paleari, docente di organo presso il Piams. Seguirà la presentazione del libro da parte di Andrea Macinanti, alla fine dell’incontro sarà possibile un momento di confronto su alcune tematiche legate al tema.

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