Nata per opera di monsignor Polvara nel 1921, la Scuola di Milano è ancora oggi uno dei cantieri più prolifici circa il rapporto tra la Chiesa e le arti. Il 14 marzo una giornata di studi sulla produzione dei primi anni, fra architettura e arti applicate

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La Fondazione Scuola Beato Angelico, nata per opera di mons. Giuseppe Polvara nel 1921 e ancora oggi uno dei cantieri più prolifici circa il rapporto tra la chiesa e le arti, organizza una giornata di studi dal titolo: «Le origini e il contesto della Scuola Beato Angelico. Sondaggi sulla produzione di architettura e arti applicate».

L’evento del prossimo 14 marzo si concentrerà sulla dimensione civile che ha caratterizzato, a partire dagli anni venti del Novecento, le sue origini e il suo inserimento nel contesto imprenditoriale e formativo lombardo, mettendo a fuoco in particolare il contributo dato alla formazione di artigiani, artisti e professionisti (qui la locandina)

La giornata di studi intende inaugurare le linee per una ricerca scientifica e intraprendere un primo sondaggio in grado di approfondire al contempo alcuni temi emergenti: al mattino una riflessione più generale volta a tratteggiare il quadro storico, le condizioni socio-economiche e le implicazioni istituzionali legate al sorgere della Scuola; al pomeriggio la presentazione di alcuni casi emblematici per l’architettura e per il cesello come esiti dell’attività di laboratorio, con una riflessione sulle implicazioni tecniche che ogni caso richiede.

Il programma della giornata di studio che si terrà mercoledì 14 marzo presso la Fondazione Scuola Beato Angelico a Milano (viale San Gimignano, 19) prevede, al mattino, alle 9, il saluto ai partecipanti da parte di mons. Luca Bressan, presidente della Fondazione SBA; a seguire, gli interventi dedicati a “Origine e contesto” di Giorgio Bigatti (Istruzione e formazione professionale a Milano tra Otto e Novecento), Ornella Selvafolta (Arti applicate tra scuole e esposizioni nella Lombardia del primo Novecento), Sandro Scarrocchia e Gildo Pannocchia (La formazione d’arte e mestieri tra le due Guerre. Un problema storiografico e non solo), Maria Antonietta Crippa (Ideali, contesto, contraddizioni nei primi decenni della SBA)

Nel pomeriggio, dalle 14, sul tema della “Architettura” si alterneranno Ferdinando Zanzottera (Ecclettismo lombardo e chiese di Polvara: legami e differenze), Francesca Leto (Una chiesa degli esordi della Scuola Beato Angelico: la parrocchiale di San Mauro a Costozza, Vicenza), Silvana Basile (Le chiese di San Carlo a Monza, 1921-1925, e di Maria Inmaculada a Buenos Aires, 1931-1934: ricerca di modernità tra progetto e tecnica costruttiva).

Per le “Arti applicate” parleranno Marco Cavenago (I laboratori della Scuola Beato Angelico: tracce di una storia), Roberta Felici (“È necessario, per rinnovarsi, rinascere: è impossibile ringiovanire”. L’archivio dei disegni per il laboratorio di cesello). Dibattito e conclusioni.

Moderatore della Giornata sarà don Umberto Bordoni, direttore della Scuola Beato Angelico.

Per Architetti e Ingegneri sono previsti 6 Crediti Formativi Professionali (CFP).

Per iscriversi è necessario compilare questo modulo.
Per informazioni scrivere a segreteria@formazionesba.it

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