Allo Spazio Bigli a Milano un progetto artistico su diverse problematiche sociali, dai profughi ai muri che chiudono i confini, alle molte emarginazioni. Venerdì 24 marzo, asta benefica a sostegno di CBM Italia che aiuta chi ha problemi visivi nei Paesi più poveri del mondo.
In occasione della giornata conclusiva della mostra “Spes contra spem” (aperta dalle 11.00 alle 21.00) dell’artista milanese Giovanni Cerri, in svolgimento presso lo Spazio Bigli in via Bigli 11/A, nello storico Palazzo Ponti (sede per molti anni della Galleria Il Milione), venerdì 24 marzo verrà messa all’asta l’opera “BLINK” (cm. 140×220) donata dall’artista a favore di CBM Italia Onlus, il cui ricavato permetterà di raccogliere fondi per donare un microscopio all’Instituto Para Ninos Cyegos y Sordos di Cali, in Colombia, dove CBM cura adulti e bambini con problemi visivi.
La mostra è stata organizzata in collaborazione con Nextam Partners e a favore di CBM Italia Onlus, l’organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella cura e prevenzione della cecità e della disabilità nei Paesi del Sud del mondo.
Durante la serata/evento di chiusura si svolgerà un concerto per violoncello e chitarra elettrica di Matteo Pauri e Alma Ghiani: Matteo Pauri, songwriter e frontman dei milanesi The Comet, e Alma Ghiani incontrano la pittura di Giovanni Cerri attraverso un dialogo tra violoncello e chitarra elettrica, recuperando la lezione di Terry Riley e John Fahey con una sensibilità new wave che è parte della loro biografia musicale e poetica del frammento sonoro.
“Spes contra spem” è l’ultimo progetto artistico di Giovanni Cerri incentrato su uno dei temi a lui più cari, le periferie del mondo, che questa volta tocca – in modo evocativo e trasfigurato dal linguaggio artistico – diverse problematiche sociali: i migranti e i profughi, i nuovi “muri” e i fili spinati che chiudono i confini, le emarginazioni e le “fughe”, la disgregazione, il disagio e la precarietà, la crisi di un mondo occidentale che sembra non avere risposte alle istanze più urgenti.
L’esposizione si articola in 12 quadri ed è strutturata come un’opera unica scomposta in tanti frammenti/capitoli (la guerra, il viaggio, l’infanzia rubata, il sostenersi a vicenda nel dramma della lotta per la sopravvivenza) Una sorta di “affresco” smembrato ma del quale si intuisce a prima vista il tema enunciato. Si riconoscono, in alcune immagini, “omaggi” all’arte rinascimentale (Masaccio, Michelangelo, Leonardo). L’artista infatti scorge negli antichi maestri l’ispirazione per temi che sempre ricorrono nella storia dell’Uomo: il padre e il figlio che si sostengono nella fuga, i “cacciati” intesi sia come espulsi che prede, le fisionomiche legate alle espressioni della ribellione o del patimento, dell’ira o del dolore.
A tutti i visitatori varrà distribuito gratuitamente il catalogo con testo introduttivo di Giovanni Cerri e poesie di Nicolò Mantovani.
Giovanni Cerri è nato nel 1969 a Milano, dove vive e lavora. Espone dal 1987 in Italia e all’estero (Bolivia, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Turchia, USA). Da sempre attratto dalle periferie, in particolare dall’archeologia industriale (fabbriche dismesse, aree abbandonate, relitti di edifici), dal 2001 al 2009, con il ciclo delle «città fantasma», realizza un racconto contemporaneo tra cronaca e pittura, dipingendo su carta di quotidiano.
Nel 2008 espone con il padre Giancarlo al Museo della Permanente a Milano nella mostra «I Cerri, Giancarlo e Giovanni. La pittura di generazione in generazione», nel 2009 realizza il grande trittico «Gomorra, l’altro Eden», ispirato al best-seller di Roberto Saviano, mentre nel 2010 presenta alla Triennale Design Museum di Milano, nell’ambito del Premio «Riprogettare l’archeologia», il grande trittico «Habitat».
Nel 2011 espone al Padiglione Italia Regione Lombardia (54° Biennale di Venezia), quindi alla mostra “Artisti per Noto. L’ombra del divino nell’arte contemporanea” a Palazzo Grimani a Venezia. Nel 2014 il ciclo “The great country” viene esposto prima all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, quindi a quello Colonia, e infine al Museo Riva 1920 di Cantù. Nel 2015 la mostra “Milano ieri e oggi” viene esposta all’Unione del Commercio a Palazzo Bovara a Milano e all’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia. Una sua opera è nella collezione del Museo della Permanente a Milano.
CBM Italia Onlus è la più accreditata Organizzazione Non Governativa (ONG) impegnata nella cura e prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo. CBM Italia fa parte di CBM, organizzazione attiva dal 1908 composta da 11 associazioni nazionali (Australia, Canada, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Kenya, Nuova Zelanda, USA, Sud Africa e Svizzera) che insieme sostengono progetti e interventi di tipo medico-sanitario, riabilitativo ed educativo. Dal 1989 CBM è partner dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella lotta contro la cecità prevenibile e la sordità. CBM opera nei Paesi in Via di Sviluppo in sinergia con i partner locali in un’ottica di crescita e sviluppo locale. In un anno (2015) abbiamo raggiunto 39 milioni di persone attraverso 650 progetti in 63 Paesi (di questi, CBM Italia ha sostenuto 72 progetti in 31 Paesi).